Croce Rossa Italiana. Dopo approvazione bozza di riforma cresce la protesta dei sindacati
"Lo schema di decreto di riforma è stato approvato con uno scandaloso colpo di mano dal Consiglio dei ministri lo scorso 11 novembre". Lo sottolineano i sindacati in una nota congiunta in cui segnalano come siano a "rischio 2.000 posti di lavoro".
14 NOV - La Riforma della Croce Rossa non piace ai Sindacati che chiedono di essere ascoltati dal nuovo Esecutivo. “Non solo è stato disatteso l’impegno ad attivare un tavolo di confronto con il sindacato- si legge in una nota congiunta firmata FpCgil-CislFp-UilPa-Sinadi-Fialp-Cisal-Usb-Ugl Intesa - ma è stato licenziato un testo che, nonostante le modifiche, non contiene le necessarie garanzie occupazionali né per i lavoratori a tempo determinato né per quelli a tempo indeterminato”.
Per i Sindacati “è a rischio il posto di lavoro 2.000 lavoratori della Cri e la riforma contiene un inaccettabile ridimensionamento dell’ente”. Ed è questa la ragione per cui le associazioni dei lavoratori chiederanno “un incontro urgente al nuovo governo appena si sarà insediato e di essere ascoltati dalla commissioni parlamentari che dovranno esprimere il parere sullo schema di decreto”.
“Nel frattempo – conclude la nota - sosterremo con tutte le forze la protesta dei lavoratori della Cri, preoccupati per i posti di lavoro e per la riduzione dei servizi al cittadino. Entro il mese di novembre organizzeremo presidi e mobilitazioni regionali”.
14 novembre 2011
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