Federfarma contro la manovra. A rischio 18.000 posti
Durante l'Assemblea nazionale di ieri la Federazione dei farmacisti italiani ha ribadito l'insostenibilità della manovra che ha introdotto misure gravemente penalizzanti a danno delle farmacie private. Pesanti anche le ricadute sui livelli occupazionali, si stima che i posti a rischio siano 18.000.
08 GIU - I farmacisti hanno sottolineato “l'iniquità del provvedimento che non prevede una distribuzione dei tagli su tutta la filiera del settore farmaco, ma va a colpire unicamente la categoria dei titolari di farmacia”.
A essere maggiormente penalizzate per Federfarma “sono le farmacie situate nei centri minori e nelle sedi più disagiate, che rischiano di dover chiudere i battenti a causa di una redditività sempre più ridotta”.
Per l’Associazione “le ripercussioni negative di questa situazione rischiano di creare gravi disservizi ai cittadini e agli utenti, soprattutto a quelli che già si trovano in situazione di svantaggio dove i servizi sono più carenti (piccoli centri o zone periferiche)”.
Nel corso dell'assemblea sono state valutate diverse iniziative per indurre il governo ad "aggiustare il tiro" in sede di conversione del decreto.
”Le Farmacie italiane – conclude la nota - non intendono esimersi dall'impegno comune a tanti cittadini, ma richiedono equità di intervento, di non essere unici bersagli facili da colpire perché più esposti”.
08 giugno 2010
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