Lorenzin scrive alle ostetriche. “Una professione importante, garantisce riduzione della medicalizzazione e appropriatezza”
È quanto ha sottolineato il ministro della Salute in una lettera aperta indirizzata alle 22mila ostetriche italiane. Vicario (Fnopo): “La lettera è per noi un motivo di orgoglio poiché rappresenta il riconoscimento dell’importanza del nostro lavoro ai più alti livelli istituzionali”
02 MAR - “Questi cinque anni da ministro della Salute mi hanno consentito di sperimentare ed apprezzare le doti professionali ed umane degli ostetriche/ci e di riconoscere, in accordo con le consolidate evidenze, i vantaggi della sorveglianza e delle cure da voi garantite in termini sia di riduzione della medicalizzazione sia in termini di appropriatezza e maggior soddisfazione materna nel percorso nascita”.
Così la ministra della Salute,
Beatrice Lorenzin, in una l
ettera aperta indirizzata alle 22mila Ostetriche italiane. Un riconoscimento importante e atteso dalla Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica: “Una missiva che emoziona – si sottolinea in una nota – perché testimonia l’attenzione che la titolare del dicastero rivolge alla Categoria e che nelle due pagine fitte di contenuti affronta diversi temi. Tra i tanti passaggi della lettera, quello che rende più orgogliosi è quello in cui viene riconosciuta e apprezzata l’importanza della Professione Ostetrica”.
La lettera della ministra inizia ricordando una data importante per la Professione, ovvero il 15 febbraio 2018 che rappresenta l’entrata in vigore della legge 3/2018 (ex DDL Lorenzin) che tra i vari articoli istituisce la nascita degli Ordini professionali, in sostituzione degli ormai anacronistici Collegi. “Care Ostetriche/ci, il 15 febbraio 2018, giorno dell’entrata in vigore della legge 3/2018, ha segnato una data di estrema rilevanza per la vostra professione – si legge nella lettera – : è stato finalmente, e permettetemi di aggiungere, giustamente, istituito l’Ordine delle Ostetriche/ci”.
Quello evidenziato dalla ministra, prosegue la nota, rappresenta l’inizio di un nuovo corso al quale, da questo momento in poi, la Categoria è chiamata ancor più di prima a dare il proprio contributo attraverso la Federazione in stretta sinergia con il Ministero. Un lavoro continuo attraverso il quale rafforzare la proficua collaborazione già avviata negli ultimi anni e che ha tra gli obiettivi principali la salute della donna in ogni fase della sua vita, in particolare in gravidanza e nel puerperio.
A tal proposito, la lettera ricorda due importanti traguardi raggiunti negli ultimi anni: “Voglio ricordare – continua la lettera – come lo scorso ottobre il ministero della Salute abbia emanato le Linee di Indirizzo per la definizione e l’organizzazione dell'assistenza in Autonomia da parte delle Ostetriche alle Gravidanze a Basso Rischio Ostetrico (Bro), elaborate dal Comitato Percorso Nascita Nazionale in cui si riconfermava quanto già raccomandato dalle Linee Guida gravidanza fisiologica, e cioè la necessità che l'assistenza alla gravidanza, al parto e al neonato fisiologici venisse prestata in autonomia dall’Ostetrica/o. Questi due documenti, declinati con le vostre competenze professionali, sostengono la continuità assistenziale dell’Ostetrica/o e il corretto passaggio di informazioni tra le varie fasi del processo assistenziale gravidanza-nascita e puerperio quale aspetto fondamentale per accrescere i livelli di sicurezza per madri e neonati, tema che ho sempre posto tra i principali obiettivi del mio ufficio da Ministro”.
La ministra, tra i vari passaggi, dedica un’attenzione particolare anche alle difficoltà che la Categoria sta affrontando in questi anni. “I dati ci raccontano di un numero di Ostetriche/ci attive/i nel Servizio Sanitario Nazionale progressivamente calato negli ultimi decenni e questo non consente la vostra presenza in tutti gli ambiti assistenziali ostetrico ginecologici e neonatali sia ospedalieri che territoriali – si legge in un altro passaggio – per questi motivi l'obiettivo di coniugare sicurezza e umanizzazione del percorso nascita, valorizzando la gestione sul territorio delle cosiddette “gravidanze fisiologiche”, si è mostrato scarsamente perseguibile, anche in ragione di un indebolimento progressivo dei consultori familiari, sia in termini di risorse finanziarie che umane e organizzative”.
La lettera non tralascia inoltre un altro aspetto importante e di stretta attualità: il contratto di lavoro. Una tematica che tocca tante giovani professioniste/i che devono affrontare le difficoltà a entrare nel mondo del lavoro e restare con contratti che consentano loro di vivere e progettare un futuro. “Finalmente, dopo dieci anni, si è riaperta la complessa e difficile partita del rinnovo del contratto, per affrontare tematiche profonde quali quelle delle competenze, della formazione e dello sviluppo della carriera gestionale delle/gli ostetriche/ci – scrive la ministra -. Questa sarà l’occasione per ridare dignità a una professione che merita un ringraziamento sentito da parte di tutti noi per la dedizione e la professionalità che mette nel fornire giornalmente cure e attenzione alla salute della donna in ogni fase del suo ciclo vitale, di cui io stessa sono testimone per esperienza personale”.
“La lettera aperta della ministra della Salute Lorenzin è per noi un motivo di orgoglio poiché rappresenta il riconoscimento dell’importanza del lavoro delle 22mila ostetriche/i ai più alti livelli istituzionali – affermano la Presidente Fnopo
Maria Vicario assieme alle componenti del Comitato centrale della Federazione Nazionale Ostetriche -. La nostra professione, infatti, fin dalla sua costituzione ha nella sua core mission la salute della donna in ogni fase della sua vita, assieme a quella del nascituro e con essi della coppia e della società. Un impegno e una dedizione dei quali la ministra ha fatto esperienza durante il periodo della sua gravidanza e puerperio, così come ha ricordato lei stessa nella missiva che ci ha inviato. Lo stesso impegno e dedizione che vengono assicurate a tutte le donne – continuano i vertici Fnopo – In questi ultimi anni, tanto è stato fatto per la Professione, ma tanto altro deve ancora essere raggiunto, come sottolineato dalla Lorenzin, con collaborazione, lavoro e sforzi comuni. Eccole le parole della ministra: Tanto è stato fatto, ma è necessario ulteriore impegno, mio e vostro, per applicare i modelli organizzativi e di cura, normati e raccomandati dalle Linee Guida, centrati sulla donna e sulla figura dell'Ostetrica/o per la tutela della salute riproduttiva, materna e neonatale, anche come investimento per la prevenzione delle malattie croniche in età adulta. Sfide alle quali la Federazione e in particolare questo Comitato centrale – concludono la Presidente Vicario e le componenti del Comitato centrale Fnopo – non si sottraggono e che anzi sono tra i punti programmatici dell’agenda dei lavori del prossimo triennio”.
02 marzo 2018
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