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Contratti Pa. Fials: “Auspichiamo che Comitato di Settore riuscirà a convincere Mef su Atti indirizzo”


Il segretario del sindacato commenta i rilievi dell’Economia ai documento per la ripresa delle trattative per i rinnovi contrattuali. “Opinabile la critica alla previsione di una specifica area delle professioni socio-sanitarie che non riteniamo che sia in contrasto con quanto previsto dal dlgs 502/92”

30 AGO - “Puntuale come una Cartella Equitalia quando ti dimentichi di pagare una multa sono arrivate dal Mef le osservazioni  agli Atti di indirizzo del personale dei livelli del Comparto Sanità  e della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria”. È quanto dichiara il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, in una propria nota.
 
“Nel merito - osserva lo stesso Carbone - le osservazioni sono varie e certamente il Comitato di Settore, come nelle precedenti volte, riuscirà a convincere il Mef. Infatti alcune sono anche opinabili, infatti non desta meraviglia quella della mancata  quantificazione delle risorse complessivamente disponibili per gli incrementi contrattuali e il fatto che  relativi oneri dovrebbero formare oggetto di appositi accantonamenti nei bilanci regionali e di ciò dovrebbe essere fornita assicurazione da parte del Comitato di Settore. E’ evidente che fino all’emanazione della nuova legge di stabilità il tutto non potrebbe essere realmente previste”.

“Ma sicuramente – precisa - rimane uno stimolo al Governo a decidere presto sulle risorse economiche con la legge di stabilità".

“Siamo certi - prosegue - che è altrettanto opinabile la critica alla previsione di una specifica area delle professioni socio-sanitarie che non riteniamo che sia in contrasto con quanto previsto dal dlgs 502/92 che demanda l’istituzione di tale area ad apposito decreto del Ministro della Salute di concerto con il Mef, colpevolmente mai attuato, bensì ne anticipa gli effetti prevedendo una aggregazione funzionale nel CCNL di quei profili professionali che intervengono nell’integrazione sociosanitaria”.

Apprezzabile per Carbone e desta un positivo stupore, invece, “l’approvazione da parte del MEF dell’istituzione e della conseguente declaratoria delle competenze proprie del “professionista specialista” e del ‘professionista esperto’ delle professioni sanitarie anche se anzi a maggior ragione il Mef  per questa posizione scavalca il Comitato di settore,  affermando che,  a differenza del professionista specialista, non risulta contemplata dall’ordinamento legislativo vigente bensì è sovrapponibile a quella corrispondente al profilo DS di cui è già presente nei CCNL vigenti”.

“In effetti - dichiara Carbone - già in Toscana sono stati inquadrati in DS gli infermieri formati ed impegnati nel See and treat ed altrettanto è stato previsto nel contratto collettivo del comparto sanità nella Provincia autonoma di Trento; è evidente, invece, che l’intenzione del Comitato di settore è di farne un incarico confermabile o revocabile e non una qualifica, ma questa è materia contrattuale ed il fatto positivo è che sia stato approvato dal Mef l’infermiere o altro professionista sanitario con competenze avanzate e specialistiche, senza se e senza ma. Certo che di fronte alla sventagliata di critiche e rilievi fatti dal Mef sugli atti di indirizzo della sanità costituisce una notizia rilevante il fatto che si salvi, quasi esclusivamente,  la questione dell’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie infermieristiche-ostetrica, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione; è questa una scelta strategica, pienamente condivisa dal congresso nazionale della Fials e portata avanti nell’incontro con il Comitato di settore delle Regioni e con il Ministero della Salute”.
 
“Una questione prevalente questa - afferma il Segretario Generale della FIALS - che mette la parola fine alle diverse e numerose polemiche avanzate su questa materia”.

“Va dato merito al Comitato di settore - asserisce Carbone - di aver formulato la proposta per il professionista specialista e per il professionista esperto in una forma chiara e completa nella sua descrizione e nella sua articolazione procedurale di attuazione che non ha lasciato spazio a rilievi del Mef ed  a critiche esterne: un capitolo di polemiche e di stasi è archiviato ed ora con la via contrattuale può dare attuazione con il consenso e la partecipazione dei professionisti interessati e delle loro rappresentanze".

“Altrettanta positività, infine - conclude Carbone - è data dal fatto che tutto il capitolo sulla ricostruzione,  dopo la tsunami Brunetta e soci, delle relazioni sindacali che il Comitato di settore ha ben descritto promuovendo lo sviluppo di un nuovo protagonismo del sindacato e degli operatori nell’attuazione delle scelte strategiche del Patto per la salute anche con il loro contributo di idee, di saperi e di concreta realizzazione: e non è poco dopo questi ultimi anni di devastazione nei rapporti sindacali”.

30 agosto 2016
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