Caso Marlia. Beux (Fntsrm): “Riconosciute competenze, autonomie e responsabilità dei Tsrm”
L’assoluzione dei due tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm) accusati di abuso della professione per avere agito senza il medico è, per il presidente della Federazione dei Tsrm, “un successo che ci rende felici, come cittadini, come professionisti dell'area radiologica e come Tecnici Sanitari di Radiologia Medica”.
10 LUG - “Venerdì 4 luglio il Tribunale di Lucca ha finalmente fatto chiarezza”. Così
Alessandro Beux, Presidente della Federazione Nazionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica commenta l’assoluzione, perché “il fatto non sussiste”, dei due tecnici sanitari di radiologia medica rinviati a giudizio perché presso la Casa della salute di Marlia (presidio territoriale dell’Azienda USL2 di Lucca), su prescrizione medica e prenotazione CUP, effettuavano indagini radiologiche convenzionali del torace, dell'apparato osteo-articolare e ortopantomografie, senza la presenza fisica del medico radiologo la cui opera di refertazione delle immagini avveniva a distanza, presso la radiologia dell'Ospedale di Lucca.
L’accusa era concorso in esercizio abusivo della professione di medico specialista in radiologia in quanto: effettuavano abitualmente esami radiologici in assenza del medico specialista. Avrebbero svolto compiti tipici del medico radiologo: in particolare, l'inquadramento clinico anamnestico, l’informativa per il consenso (con particolare attenzione alla anamnesi per le donne in stato di gravidanza) e, soprattutto, la giustificazione dell'esame proposto. Ma il Pubblico Ministero ha chiesto l’assoluzione per tutti i professionisti a processo (un Direttore Sanitario, un Medico Radiologo e due TTSSRM) in quanto i fatti compiuti rientrerebbero nel quadro normativo vigente. E il Tribunale di Lucca, dopo breve camera di consiglio, ha emesso la propria sentenza: i quattro imputati vanno assolti in quanto “il fatto non costituisce reato”.
“Venerdì è stato un giorno molto importante per noi”, commenta il Presidente Beux. “Importante per i nostri colleghi che sono stati ingiustamente coinvolti in una vicenda processuale e che, finalmente, possono tornare ad esercitare la loro professione con serenità e autorevolezza. Una vicenda anche personale che, con la discrezione e il rispetto dovuti all'opera della Magistratura, abbiamo supportato passo dopo passo sino all’affermazione della verità. Importante per l'area radiologica che da venerdì sa di poter rispondere in modo moderno ai nuovi bisogni di salute espressi dalla popolazione, anche attraverso nuove modalità organizzative, senza che ciò metta in discussione gli imprescindibili contributi delle professioni in essa coinvolte (TTSSRM, radiologi, fisici medici). Importante per i TTSSRM che, pur restando in attesa delle motivazioni della sentenza appena pronunciata, vedono pienamente riconosciute le competenze, le autonomie e le relative responsabilità che la legge gli attribuisce da quindici anni, ma che nella pratica quotidiana si è per lungo tempo fatto fatica ad accettare, appesantiti da modelli culturali, relazionali e organizzativi anacronistici”.
“Da venerdì – prosegue Beux - il cambiamento tanto utile all'area radiologica e al sistema sanitario è stato riconosciuto e validato da una chiara cristallizzazione giurisprudenziale. Speriamo che quel che abbiamo passato in questi ultimi due anni sia anche utile ad un recepimento responsabile della nuova direttiva europea, in modo tale da garantire concretamente -e non solo all'interno di scenari teorici e documentali- la sua finalità ultima: la radioprotezione delle persone esposte”.
“Un successo che ci rende felici, come cittadini, come professionisti dell'area radiologica e come Tecnici Sanitari di Radiologia Medica!” conclude il Presidente della Federazione dei Tsrm.
10 luglio 2014
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