Previdenza. Enpaf: "Incontro con tutti i farmacisti su crisi del settore"
L'incontro, proposto per il prossimo 3 aprile, arriva "alla luce delle sollecitazioni - ha spiegato il presidente dell'Enpaf, Emilio Croce - in materia previdenziale rimbalzate negli ultimi giorni". L'idea è quella di "disegnare una road map per far fronte alla crisi del settore".
28 MAR - L’Enpaf ha convocato un incontro, per il prossimo 3 aprile, con le rappresentanze di tutte le organizzazioni di categoria per discutere di previdenza, assistenza, occupazione e crisi economica del settore. “Un’iniziativa non solo opportuna, ma anche doverosa – ha spiegato il presidente dell’ente
Emilio Croce – anche alla luce delle sollecitazioni e delle preoccupazioni in materia previdenziale rimbalzate negli ultimi giorni sui mezzi di informazione professionali”. Secondo Croce è fondamentale “avviare un dibattito trasparente, senza riserve mentali, a 360 gradi, guardando anche ai problemi di scenario, come la gravissima crisi occupazionale che si è abbattuta anche sulla nostra professione. Perché senza occupazione, per essere chiari, non si fa né previdenza né assistenza”.
Il presidente dell’Enpaf ha però voluto sottolineare che la sua posizione non esclude il confronto, ma “lo contestualizza nel suo ambito più proprio e pertinente. C’è chi ha fatto osservare, a riguardo, che il problema della mancanza di lavoro investe tutti i settori produttivi del Paese e non è in ogni caso a portata di soluzione da parte delle organizzazioni di rappresentanza della professione farmaceutica”. Un approccio condiviso da Croce che lo connette “al fatto che la previdenza dei professionisti, pur se privatizzata, è in tutto e per tutto soggetta alle misure di contenimento, razionalizzazione e controllo della spesa pubblica”.
In questo senso, l’incontro del prossimo 3 aprile costituirà un’occasione per “ragionare assieme sui problemi della nostra previdenza, e sono convinto che se il confronto avverrà senza pregiudiziali, potremmo porre le premesse per disegnare una road map, un percorso condiviso per far fronte alla crisi del settore. Ed essendo convinto che una classe dirigente responsabile, in materia previdenziale, non può invocare l’applicazione di soluzioni utopistiche, non coerenti con le difficoltà occupazionali e reddituali della categoria, sono davvero molto fiducioso riguardo l’esito dell’incontro di mercoledì prossimo”.
28 marzo 2013
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