Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 24 LUGLIO 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Sale la protesta degli infermieri. Nursind: “La misura è colma. Si va verso lo sciopero in autunno”


La mancata attenzione riservata agli infermieri nel decreto liste d’attesa, licenziato dal Senato ed ora all’esame della Camera, è stata solo “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. Il segretario Bottega, annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto, prefigurando “lo sciopero in autunno”

23 LUG -

“La misura è colma ed è arrivato il momento di smascherare le contraddizioni di un governo che da un lato, per bocca del ministro Schillaci, ammette la gravità della questione infermieristica, e dall’altro non va oltre vuote dichiarazioni”.

Con queste parole il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto, prefigurando “lo sciopero in autunno”. La mancata attenzione riservata agli infermieri nel decreto liste d’attesa, licenziato dal Senato ed ora all’esame della Camera, è stata solo “la goccia che ha fatto traboccare il vaso - spiega Bottega - Questo provvedimento, infatti, poteva essere l’occasione giusta per l’esecutivo Meloni di dimostrare attenzione alla categoria. E, invece, le proposte di valorizzazione della professione, ampliandone le competenze, avanzate da diversi senatori, sono state irresponsabilmente respinte”.

Alla base della proclamazione dello stato d’agitazione, naturalmente, non c’è solo il decreto liste d’attesa: “Il governo è in carica da 21 mesi. Un lasso di tempo abbastanza lungo durante il quale, tuttavia, se qualche piccolo risultato i medici lo hanno portato a casa, nulla è stato fatto per gli infermieri. Che senso ha allora riconoscere a parole che la vera emergenza in Italia sia rappresentata dalla carenza di professionisti e sia aggravata dalla sempre minore attrattività della professione se poi non si hanno la forza e la volontà per intervenire?”, attacca Bottega.

“Nulla è stato fatto e neppure programmato, per esempio, contro il demansionamento e nulla si intravede all’orizzonte a livello di risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto di comparto, nonostante l’impatto negli ultimi due anni dell’inflazione sui salari di una categoria già tra le meno pagate in Europa. E che dire, infine, dell’indifferenza da parte delle istituzioni rispetto a un tema altrettanto sentito come il mancato riconoscimento del lavoro infermieristico quale usurante?”, spiega il segretario.


“Di fronte a dimissioni che crescono, a professionisti che abbandonano il Ssn e vanno a lavorare all’estero, ma soprattutto a giovani che, spaventati da turni massacranti, stipendi bassi e carichi di responsabilità non riconosciute, bypassano completamente l’idea di intraprendere la nostra carriera, lo stato d’agitazione è un atto di responsabilità. Tocca a noi, infatti, suonare la sveglia al governo e metterlo in guardia sulle condizioni in cui versa il Servizio sanitario nazionale. Senza infermieri è destinato a franare. E non ci saranno professionisti dall’India - conclude Bottega - in grado di fare da argine”.



23 luglio 2024
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy