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Innovazione e multidisciplinarietà in sanità. Cure territoriali e telemedicina. Il ruolo delle professioni sanitarie


Se ne è parlato ad un convegno organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm e Pstrp) e dal Coordinamento degli Ordini Tsrm e Pstrp dell'Emilia-Romagna, con un focus sulla telemedicina e sull'innovativo approccio multidisciplinare per i modelli di assistenza territoriale.

18 APR - Oggi, durante l’evento di Exposanità, si è svolto un convegno organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm e Pstrp) e dal Coordinamento degli Ordini Tsrm e Pstrp dell'Emilia-Romagna, in cui si è discusso dell'applicazione del decreto ministeriale 77 con un focus sulla telemedicina e sull'innovativo approccio multidisciplinare per i modelli di assistenza territoriale.

A Teresa Calandra, Presidente della Fno Tsrm e Pstrp, l’onore di aprire l’evento. Nel suo intervento ha affermato che "il disegno di nuovi modelli di assistenza territoriale è strettamente legato alle potenzialità dei sistemi digitali e alla valorizzazione delle professioni sanitarie, garantendo loro autonomia e responsabilità. È fondamentale - ha aggiunto la Presidente Calandra - favorire il lavoro delle équipe multidisciplinari e multiprofessionali, al fine di un miglioramento della qualità e maggiore efficienza dei servizi ai cittadini".

L’incontro è entrato nel vivo con la lezione magistrale di Monica Calamai, Direttrice generale Ausl di Ferrara, focalizzata sulle strategie e le traiettorie di trasformazione digitale della sanità nell'ottica della multidisciplinarietà. Calamai, ha dichiarato che "l’innovazione è tutto, tuttavia il sistema sanitario va ridisegnato, alla luce dei dati epidemiologici, dell’evoluzione normativa e della digitalizzazione, affinché sia possibile realizzare progressi significativi nell'ambito dell'equità distributiva e dell'uguaglianza. È imperativo - ha aggiunto Calamai - promuovere un approccio formativo e culturale all'interno delle aziende sanitarie, coinvolgendo attivamente anche le persone assistite, le quali giocano un ruolo determinante in tali processi".

All’evento ha preso parte anche Ilenia Malavasi, membro della Commissione XII Affari sociali alla Camera, che ha evidenziato che la denatalità, l'invecchiamento della popolazione e le sfide legate alla sostenibilità del sistema produrranno conseguenze complesse, auspicando che la popolazione anziana possa ricevere cure territoriali equilibrate, costanti, diffuse e tempestive. "Oggi le tecnologie e le capacità progettuali e organizzative innovative devono essere messe a disposizione dei cittadini per vivere un nuovo concetto di vicinanza, da declinare tra prossimità e umanità. Il Pnrr - ha aggiunto - è uno strumento effettivo di cambiamento e le istituzioni devono essere in grado di gestire questi processi di transizione, capendone la portata rivoluzionaria e la nuova centralità del paziente, con il superamento del paradigma rigido di accesso alla cura e alla presa in carico ospedaliera e con il riconoscimento di tutti i suoi diversi e complessi bisogni, fornendo risposte differenziate e personalizzate e fondando un nuovo assetto istituzionale, in linea con un approccio integrato one health e con una visione olistica planetary health".

Raffele Donini, Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, tra i relatori del convegno, nel suo intervento ha chiarito che "la riforma dell'assistenza territoriale per migliorare la cura della cronicità e della fragilità viene attuata attraverso un approccio multidisciplinare che coinvolge tutti i professionisti sanitari responsabili della salute della persona assistita. Le esperienze e i modelli innovativi di telemedicina sviluppati in Emilia Romagna - spiega l’Assessore Donini - anche grazie all'esperienza acquisita durante il periodo Covid, rappresentano delle eccellenze riconosciute anche a livello ministeriale, che devono essere ulteriormente sviluppate e integrate nel sistema sanitario. La possibilità di effettuare esami diagnostici radiologici, di neurofisiologia e di valutazione a distanza della persona assistita costituisce, in tal senso, un evidente vantaggio sia per la persona assistita che per il servizio sanitario regionale".

Al centro dell’attenzione del convegno la rete assistenziale delle cure primarie e il lavoro dei professionisti Tsrm e Pstrp. Sono intervenuti alcuni professionisti sanitari Tsrm e Pstrp - Ortottisti, Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Dietisti, Tecnici sanitari di radiologia medica, Terapisti occupazionali, Assistenti sanitarie e Tecnici di neurofisiopatologia - che hanno condiviso modelli ed esperienze di eccellenza del territorio, evidenziando come la telemedicina possa essere garante di esami diagnostici a domicilio con alto gradimento da parte delle persone assistite e riduzione del carico sulle strutture sanitarie centrali. Massimiliano Contesini, Coordinatore degli Ordini Tsrm e Pstrp dell’Emilia-Romagna ha dichiarato che "il bisogno di salute dei cittadini è in costante evoluzione, e contemporaneamente le competenze dei professionisti sanitari si aggiornano per fornire le cure adeguate. In questa prospettiva, sia noi come Ordini Tsrm e Pstrp, sia le Aziende sanitarie della nostra Regione, ci impegniamo a incentivare conoscenze adeguate per garantire le cure necessarie. L'obiettivo è sviluppare nuovi modelli organizzativi che favoriscano la domiciliarità e la territorialità, sfruttando il sapere tecnologico e ottimizzando l'uso della telemedicina".

L’evento è stato moderato da Diego Catania, Vicepresidente della Fno Tsrm e Pstrp, dai Presidenti degli Ordini Tsrm e Pstrp dell’Emilia-Romagna e da Stefano Durante, Direttore assistenziale dell’Irccs Policlinico di Sant’Orsola. Le relazioni sono state presentate da Antonella Crudo, Ortottista, Maria Rita Zanni, Tecnico sanitario di laboratorio biomedico, Beatrice Mastronardi, Dietista, Massimo Leoni, Tsrm, Michela Compiani, Terapista occupazionale, Debora Finessi, Assistente sanitaria e Davide Miserocchi, Tecnico di neurofisiopatologia.

Nella sala gremita di professionisti sanitari, erano presenti Gianni Pollini, Giancarlo Lucchi, Flavio Grazioli e Fulvia Pasi, rispettivamente Presidenti dell’Ordine Tsrm e Pstrp di Forlì-Cesena-Rimini, Bologna, Piacenza, e Ravenna.

La Fno Tsrm e Pstrp e il Coordinamento degli Ordini Tsrm e Pstrp dell'Emilia-Romagna hanno sottolineato l'importanza di valorizzare le esperienze presentate durante il convegno, promuovendo un approccio integrato e innovativo nella fornitura dei servizi sanitari territoriali.

18 aprile 2024
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