Oblio oncologico. Federsanità plaude al Ddl: “Punto fermo nei diritti al futuro dei pazienti”
Per la presidente Fritelli il ddl “segna il superamento di uno stigma sociale ed è un ulteriore passo in avanti rispetto ad una riforma integrale della rete di servizi di assistenza sul territorio, soprattutto per i più fragili”.
06 DIC - Federsanità plaude al
via libera unanime e bipartisan, da parte del Senato, al disegno di legge che introduce “disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”, già approvato dalla Camera.
“Una battaglia di civiltà che mette un punto fermo nei diritti dei pazienti oncologici rispetto al tema delle discriminazioni e dei diritti fondamentali come l’accesso ad un mutuo, l’adozione di un figlio, ma anche la possibilità di trovare lavoro. Questo disegno di legge – ha sottolineato la Presidente
Tiziana Frittelli – segna il superamento di uno stigma sociale ed è un ulteriore passo in avanti rispetto ad una riforma integrale della rete di servizi di assistenza sul territorio, soprattutto per i più fragili. La centralità della persona e la tutela del suo benessere devono essere il perno intorno a cui far ruotare tutte le azioni della presa in carico, sanitaria ma anche sociale”.
Il concetto stesso di presa in carico ha ormai contorni nuovi, ben più estesi nel tempo e nello spazio. Negli anni, fortunatamente, molte patologie oncologiche si sono cronicizzate e il rapporto con l’ospedale si è limitato solo ad alcuni aspetti e alle recidive, creando così le basi per costruire un rapporto di routine con le strutture del territorio, così come per le altre patologie croniche. “Tuttavia – ha sottolineato Frittelli - ancora oggi una diagnosi di tumore sconvolge la vita di un cittadino, non solo individualmente ma sempre di più sul fronte familiare e sociale. Qui entra in gioco l’organizzazione e la modernizzazione del Servizio sanitario nazionale previste dal DM 77/2022 e, quindi, la modernizzazione, la digitalizzazione, la formazione, ma soprattutto l’attivazione delle reti che devono garantire equità della presa in carico su tutto il territorio”.
“Oggi – conclude la presidente di Federsanità -, fortunatamente, guarire dal cancro è possibile. Si tratta di un risultato straordinario e, adesso, grazie a questo ulteriore provvedimento legislativo alle cure e alla prossimità si potrà accompagnare il completo ripristino delle condizioni di vita precedenti alla malattia, senza dover subire il peso del proprio passato nella costruzione del proprio progetto di vita.
06 dicembre 2023
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