È consuetudine, per ogni triennio formativo ECM, che la Commissione nazionale per la formazione continua stabilisca le tematiche di interesse nazionale. Anche per il triennio 2023/25 si è verificata questa eventualità sebbene con quasi un anno di ritardo rispetto all’effettivo inizio del triennio.
Sappiamo, infatti, che il 1° gennaio 2023 è iniziato il triennio 23/25 in contemporanea con l’anno di proroga concesso a tutti i professionisti per il triennio 20/22, reso complesso dalla pandemia e in scadenza, senza ulteriori deroghe, il prossimo 31 dicembre. La nuova Commissione ECM si è dunque riunita “in ritardo” rispetto allo standard, anche per il cambio di governo avvenuto in corso d’opera nel 2022.
Alla sua seconda riunione attiva, con la delibera 5/23, la Commissione ha stabilito i temi di interesse nazionale:
Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale;
Sanità digitale;
Formazione in infezioni ospedaliere (ICA);
Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale/PanFlu 2021 – 2023. Aspetti scientifici, tecnico-operativi, giuridico-normativi e di gestione delle emergenze.
Ma cosa significa “tematiche di interesse nazionale”? Abbiamo fatto chiarezza con Sandro Di Sabatino, esperto dei tecnicismi del sistema ECM.
“Contrariamente a quanto si potrebbe pensare – ci spiega – le tematiche di interesse nazionale non sono di svolgimento obbligatorio. Ciò che le caratterizza è che danno una premialità: un aumento di 0,3 crediti per ogni ora di formazione inerente alla tematica”.
In questo senso, il professionista sanitario che decida di investire su queste tematiche per la propria formazione riuscirà più in fretta a raggiungere il proprio obbligo formativo individuale. La premialità è inoltre valida anche se il corso scelto non è dedicato in toto ai temi selezionati.
“Il corso può essere del tutto dedicato alla tematica, oppure solo alcune sessioni – conferma Di Sabatino – in questo caso vanno conteggiate solo le ore che sono riferite alla tematica, indicata e autocertificata dal provider all'atto dell'accreditamento dell'evento”.
I temi selezionati dalla Commissione ECM riflettono le urgenze che il SSN ha attraversato nel triennio 20/22. L’assistenza territoriale e la sanità digitale – a partire da fascicolo sanitario e cartella clinica elettronici – sono i due campi su cui si sono rivolti con maggiore intensità gli investimenti dei fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Così come il piano strategico PanFlu, nato per fronteggiare l’evidente impreparazione che tutto il mondo ha dimostrato nel contrastare una emergenza sanitaria grande come quella del Covid-19.
Infine, le ICA e il loro legame strettissimo con l’antibiotico resistenza che rischiano di diventare la principale causa di morte nei prossimi 30 anni; e sono già una delle principali spese medico-legali del SSN.
Gloria Frezza