Strategie di contrasto agli eventi psicotraumatici della Polizia di Stato. Misure utili anche in sanità
di Domenico Della Porta
Medici psichiatri e funzionari tecnici psicologi della Polizia di Stato con formazione in Psicologia dell’Emergenza, hanno elaborato protocolli differenziati in protocolli procedurali generali rivolti a tutti gli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e protocolli generali e specialistici, declinati a seconda delle diverse tipologie di evento critico individuate, suddivise nelle macro-aree. Anche la sanità pubblica ne potrà trarre beneficio.
01 GIU -
A circa sei mesi dalla pubblicazione da parte della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno delle due “Linee Guida della Psicologia dell’Emergenza nella Polizia di Stato” che contengono Protocolli Generali l’una e Protocolli Specialistici l’altra, non c’è da escludere, da parte delle Aziende Ospedaliere e Sanitarie del nostro Paese la possibilità di trasferire nelle proprie realtà i percorsi già rodati e sperimentati sul campo per gestire anche le aggressioni e violenze in sanità e prendersi carico degli operatori rimasti coinvolti.
“Gli eventi in cui è utile un intervento di psicologia delle emergenze - ha precisato Fabrizio Ciprani, direttore centrale di Sanità del Dipartimento della PS - sono molteplici: si passa da emergenze in seguito a eventi di grande dimensione collettiva, ad esempio catastrofi naturali, disastri tecnologici, sanitari, come epidemie o pandemie, sociali (come attacchi terroristici, sommosse, migrazioni forzate con forte presenza di rifugiati, ecc.), a circostanze gravi ma più circoscritte della vita quotidiana, come gravi incidenti stradali o sul lavoro, azioni criminali di aggressione e violenza come quelle che si registrano nel comparto sanità, oppure rapine a mano armata, sequestri, aggressioni sessuali, torture, scoperta di un cadavere, aver assistito a un suicidio, casi di violenza domestica.”
Medici psichiatri e funzionari tecnici psicologi della Polizia di Stato con formazione in Psicologia dell’Emergenza, hanno elaborato protocolli differenziati in protocolli procedurali generali rivolti a tutti gli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e protocolli generali e specialistici, declinati a seconda delle diverse tipologie di evento critico individuate, suddivise nelle macro-aree di seguito specificate:
• Eventi critici afferenti al contesto lavorativo: includono gli incidenti critici di servizio (conflitti a fuoco, ferimenti, incidenti stradali, incidenti di altro genere, attività di servizio in scenari ad alto impatto emotivo).
• Eventi critici aventi come vittima un operatore di polizia anche se non strettamente legati all’attività di servizio (lesione o decesso accidentale inatteso e/o per cause violente) quali accadimenti di perdita improvvisa che hanno una risonanza nei contesti lavorativi.
• Suicidio dell’appartenente: classificabile come un evento critico di servizio per i colleghi più prossimi alla vittima ed emotivamente più coinvolti.
• Eventi critici privati: si annoverano in questa categoria tutti gli eventi critici attinenti alla sfera privata e familiare di un appartenente alla Polizia di Stato (decesso per cause naturali; decesso di familiari; incidenti occorsi ai familiari).
• Maxi-emergenza: include disastri e calamità naturali che coinvolgono a vari livelli l’operatore (solitamente in qualità di soccorritore) e la comunità.
Per ogni tipologia di evento sono stati predisposti protocolli e procedure di intervento per la fase critica, quindi per la gestione dell’emergenza vera e propria, e protocolli e procedure da seguire nella fase post-critica.
La psicologia dell’emergenza è un ambito di studio e di intervento che mira ad applicare le conoscenze teoriche e pratiche della psicologia in situazioni critiche fortemente stressanti, che caratterizzano i contesti di emergenza. In tali contesti, i destinatari degli interventi di supporto sono le persone direttamente coinvolte nell’evento, le persone loro vicine (familiari, amici, colleghi) o che sono state testimoni dello stesso evento, ma anche coloro che sono coinvolti in qualità di soccorritori (personale sanitario, personale delle forze dell’ordine) e la comunità intera ove gli eventi critici si sono verificati.
Gli interventi di psicologia dell’emergenza in occasione di eventi critici che coinvolgono il personale della Polizia di Stato, in considerazione della loro complessità, richiedono l’impiego di specifiche professionalità e competenze ed il ricorso a strumenti, tecniche e protocolli di intervento validati e standardizzati. Per una maggiore e concreta efficacia, è previsto che le azioni ed i ruoli specifici nelle diverse fasi di un intervento critico, prima, durante e dopo le fasi acute, siano differenziati a seconda del contesto, delle caratteristiche peculiari dell’evento occorso e dei potenziali destinatari. L’analisi della letteratura scientifica e l’esperienza sul campo hanno permesso di individuare le tipologie di evento critico più rilevanti nel peculiare contesto della Polizia di Stato.
In occasione della presentazione delle pubblicazioni, curate da
Ida Bonagura, dirigente superiore tecnico psicologo della Polizia di Stato,
Petri Cucè e
Monica Paone direttrici tecnico capo psicologico della Polizia di Stato,
Lamberto Giannini, all’epoca Capo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in una dettagliata circolare di fine gennaio scorso, ad oggetto Procedure e strategie di contrasto agli effetti di eventi psicotraumatici, evidenziò, tra l’altro: “La gestione degli eventi critici rappresenta un ambito molto delicato, che l’Amministrazione cura da tempo con attenzione: si è però ritenuto necessario fare un passo ulteriore, ovvero costruire processi standardizzati a livello nazionale e quindi individuare modalità di comunicazione e di intervento che vedano interessati tutti gli operatori della Polizia di Stato.
In particolare sono state formulate linee guide generali, per tutto il personale, e linee guida specialistiche che, oltre ai contenuti delle prime, riportano tutti i protocolli operativi per il personale sanitario (medici e psicologi). È particolarmente importante che ognuna delle figure chiamate in causa nella gestione di eventi critici, a cominciare dai responsabili degli uffici, segua quanto illustrato nelle linee guida, che prevedono interventi obbligatori ed altri a richiesta ma, in ogni caso, procedure omogenee.”
Siamo certi che anche la Sanità Pubblica del nostro Paese ne potrà trarre beneficio.
Domenico Della Porta
Referente Federsanità per la salute e sicurezza degli operatori sanitari
01 giugno 2023
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