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Decreto Balduzzi. Cisl Medici: “Più confusione che luce” 


Il segretario della Cisl Medici Biagio Papotto commentando la bozza del provvedimento loda il tentativo del Ministr ma sentenzia come allo stato attuale “c’è solo confusione che non porta da nessuna parte”.

30 AGO - “Sarà un decreto legge di 27 articoli e conterrà disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute” –dichiara Biagio Papotto, segretario generale Cisl Medici che poi prosegue: “Appare chiaro dalle dichiarazioni del ministro Balduzzi l’interesse a voler salvaguardare il servizio pubblico nel rispetto degli interessi che coinvolgeranno anche il servizio privato”.

“Nei 27 articoli vengono affrontati temi quali l’intramoenia e le cure primarie che da tempo aspettavano di essere trattati; altri argomenti, come il programma nazionale per la non autosufficienza e il governo clinico, sembrano delle “nuove” e opportune tematiche che vanno affrontate per tentare di ridurre il gap esistente con altri paesi europei nel percorso di una Europa unita e non certamente a due o più velocità. Si dovrà affrontare il problema delle cure primarie basandosi su quello che la scienza medica moderna esige debba approntarsi nella tutela del paziente.
“Certamente –continua Biagio Papotto - questa riforma dovrà essere utile e quindi, dovrà necessariamente coniugare il lavoro svolto dalle realtà sanitarie ospedaliere e l’assistenza territoriale creando un equilibrio nel SSN. I  poliambulatori h24 sulla carta sono delle chimere già da tanto tempo proposte e mai attuate. Sarà in questa circostanza che diventeranno una realtà? Allo stato c’è solo confusione che non porta da nessuna parte”.

“Sparisce – aggiunge - inoltre il Distretto che era diventato punto di riferimento, adesso cosa accadrà? Altro aspetto che si profila all’orizzonte è la possibile eliminazione delle guardie mediche; ma la naturale domanda che ne scaturisce lascia intravedere colonie di medici che invocheranno un posto di lavoro. Per non parlare della grande confusione nel pianeta 118 che vede la categoria dei dirigenti medici chiedere una giusta e sacrosanta collocazione, ma ancora oggi risulta parecchio difficile comprendere quali siano i requisiti utili per soddisfare i desideri di coloro che vorranno intraprendere questa carriera”.

“Tutte queste perplessità sorgono  alla mente di chi guarda allo scenario nazionale in toto senza mai dimenticarsi dell’obbligo di legge della spending review.  Il tentativo del ministro Balduzzi – ha concluso Papotto - va plaudito anche se riteniamo sarà necessario un lavoro suppletivo da svolgersi con le parti sociali che permetterà di modificare quanto già fatto”.
 

30 agosto 2012
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