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Covid. Speranza: “Quadro è molto migliorato ma serve ancora cautela perché partita è aperta”


Il Ministro della Salute: “Questo è il primo venerdì dall'autunno scorso in cui non sarò chiamato a firmare ordinanze: l'Italia è tutta bianca e non sono intercorse modifiche dello status quo”. Ma l’invito è a non abbassare la guardia: “Continuo a chiedere massima prudenza ed i numeri ci dicono che la strada della gradualità è quella giusta”.

02 LUG - “I numeri di oggi della cabina di regia sono molto incoraggianti. È la fotografia di un Paese con un quadro epidemiologico molto migliorato, conseguenza della campagna di vaccinazione che resta l'arma fondamentale per mettersi alle spalle questa stagione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, all’iniziativa `Ripartiamo´. Tuttavia, ha avvertito, “continuo a chiedere massima prudenza ed i numeri ci dicono che la strada della gradualità è quella giusta”.
 
“Siamo ancora dentro questa battaglia e c'è bisogno di grande cautela. Ci vuole gradualità perché la partita è ancora aperta e guai a pensare diversamente”.
 
Speranza ha quindi rilevato come i parametri siano tutti migliorati, con un tasso di incidenza inferiore a 10 e l'indice di trasmissibilita' Rt sceso a 0,63, mentre nelle ultime settimane c'è stata una riduzione significativa del numero dei contagi e dell'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica.
 
 
“Oggi è un venerdì particolare – ha precisato - : il venerdì è sempre stato complicato per me perché si firmano le ordinanze per le regioni, ma questo è il primo venerdì dall'autunno scorso in cui non sarò chiamato a firmare ordinanze: l'Italia è tutta bianca e non sono intercorse modifiche dello status quo, quindi non avrò necessita di firmare altre ordinanze”.
 
 
Riferendosi poi alla prossima riforma del Servizio sanitario nazionale (Ssn), il ministro ha affermato che dobbiamo “chiudere definitivamente la stagione dei tagli perché il Ssn è il bene maggiore cha abbiamo. Penso - ha detto - che oggi ci sono le condizioni per questo”. La chiave fondamentale del cambiamento, ha quindi ribadito, “è quella del territorio e la parola chiave della riforma del Ssn è `prossimità´, per questo non a caso mettiamo 4 mld di euro per potenziare l’assistenza domiciliare”. Per fare tutto questo, ha concluso, “abbiamo bisogno di un grande Patto Paese ed il ruolo dei sindaci è fondamentale”.

02 luglio 2021
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