Covid. Dal G7 impegni per 7,5 mld di dollari per garantire accesso equo a vaccini
È quanto emerso nella riunione dei 7 grandi (Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia e Italia, più l'Ue) cui per la prima volta hanno partecipato il premier italiano Mario Draghi e il nuovo presidente Usa Joe Biden. Tra gli impegni anche il rafforzamento dell’Oms, il potenziamento della produzione di vaccini e il sequenziamento delle varianti
19 FEB - “Intensificare la cooperazione sulla risposta sanitaria a COVID-19”. È questo il messaggio forte che è emerso oggi durante la riunione del G7. I sette membri (Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Giappone, Germania, Francia e Italia, più l'Ue) si sono riuniti oggi in videoconferenza e nel messaggio finale hanno posto alcuni obiettivi.
Il primo è quello di lavorare con e insieme per “rafforzare l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e sostenendone il ruolo guida e di coordinamento”.
Altro obiettivo è quello di “accelerare lo sviluppo e la diffusione di vaccini globali”. E in questo senso i 7 grandi oggi hanno deciso un aumento degli impegni finanziari di oltre quattro miliardi di dollari per ACT-A e COVAX, per cui il sostegno collettivo del G7 ammonta a sette miliardi e mezzo di dollari. “Riaffermiamo – si legge nel messaggio finale - il nostro sostegno a tutti i pilastri dell'Acceleratore degli strumenti COVID-19 (ACT-A), alla sua struttura COVAX e all'accesso equo ed economico a vaccini, terapie e diagnostica, riflettendo il ruolo dell'immunizzazione estesa come bene pubblico globale”
Ma dal G7 arriva poi l’intenzione di “collaborare con l'industria per aumentare la capacità di produzione, anche attraverso licenze volontarie”. E ancora “migliorare la condivisione delle informazioni, come il sequenziamento di nuove varianti; e promuovere pratiche trasparenti e responsabili e fiducia nei vaccini”.
“Il COVID-19 – scrivono i membri - mostra che il mondo ha bisogno di difese più forti contro i rischi futuri per la sicurezza sanitaria globale. Lavoreremo con l'OMS, il G20 e altri, in particolare attraverso il Vertice sulla salute globale a Roma, per rafforzare l'architettura globale della salute e della sicurezza sanitaria per la preparazione alla pandemia, anche attraverso il finanziamento della salute e meccanismi di risposta rapida, rafforzando l'approccio "One Health" e Copertura sanitaria universale ed esplorazione del valore potenziale di un trattato sulla salute globale”.
19 febbraio 2021
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