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Autonomie. Bonaccini: “Passo avanti ma intesa da trovare”. Fontana: “Avanti con ottimismo”. Zaia: “Pronti per ultimo miglio”


Così i tre presidenti di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto ieri dopo il vertice a Palazzo Chigi nel quale si è fatto il punto sulle richieste di più autonomie da parte delle tre Regioni. Bonaccini: "Passo avanti, ma non certo quello conclusivo per un'intesa che va ancora trovata e sulla quale noi aspettiamo fatti e risposte concrete". Fontana: "Vietato abbassare la guardia, ma da stasera possiamo guardare con ancor più ottimismo a una Lombardia che possa godere di tutti i benefici derivati dall'autonomia". Zaia: "Si aprano subito tavoli di confronto politico".

15 FEB - Filtra ottimismo da parte di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto dopo il vertice sulle autonomie tenutosi ieri a Palazzo Chigi con il quale si è conclusa la prima fase tecnica. Restano ancora diversi nodi politici da sciogliere e, per questo, l'imperativo da parte dei presidenti delle Regioni interessate è quello di non abbassare la guardia e proseguire in tempi rapidi con i confronti politici sulle loro richieste.
 
"È certamente positivo che dopo il passaggio di dicembre oggi ce ne sia un altro in Consiglio dei ministri, con le comunicazioni relative a una bozza di intesa. Dunque, un passo avanti, ma non certo quello conclusivo, per un'intesa che va ancora trovata e sulla quale noi aspettiamo fatti e risposte concrete, non tanto delle intenzioni". Così il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, in una nota.

Nell'ultimo mese, prosegue il governatore Pd, "ci sono stati passi avanti ma diverse nostre proposte non hanno ancora trovato risposta o, in alcuni casi, sono addirittura arrivati dei 'no' che non ci paiono motivati". Il traguardo è ancora lontano, insomma. "C'e' un dibattito un po' scomposto e avulso dai contenuti in questi giorni. Credo che il Governo farebbe in ogni caso bene a fugare timori più o meno infondati, fornendo risposte e rassicurazioni: ad esempio sul fatto che non ci sarà alcuna sottrazione di risorse ai danni delle altre Regioni e che il Governo è il primo garante del fatto che tutti i cittadini avranno assicurati i medesimi livelli essenziali di prestazioni. Iniziare immediatamente a lavorare su fabbisogni - chiude Bonaccini - e, appunto, livelli essenziali di prestazioni fornite, sarebbe un ottimo segnale per tutte le Regioni".
 
Più ottimista il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Il lavoro, svolto con professionalità e grande impegno da tutte le parti chiamate in causa, ha prodotto un nuovo e importante risultato. La chiusura della fase tecnica con il passaggio in Consiglio dei Ministri segna un momento molto importante per chi, come i lombardi, ha sempre creduto nell'autonomia. A rendere poi, ancor più forte, il proseguio del nostro percorso sono le parole del ministro Stefani quando fa sapere che sull'impianto e sulla parte finanziaria delle intese c'è l'ok del Ministero dell'Economia. Vietato abbassare la guardia, ma da stasera - ha concluso Attilio Fontana - possiamo guardare con ancor più ottimismo a una Lombardia che possa godere di tutti i benefici derivati dall'entrata in vigore della autonomia".
 
Soddisfatto per l'esito del confronto a Palazzo Chigi anche il governatore veneto Luca Zaia: "Si chiude la fase tecnica, una fase laboriosa, assolutamente impegnativa che ha visto le delegazioni confrontarsi su tutto. Adesso c’è un testo; contiene ancora alcune criticità per quanto riguarda l’ambiente, la sanità. le infrastrutture e la cultura ma è un testo che ora passa in mano alla politica. Il vero spartiacque adesso è tra la modernità o l’essere conservatori, tra la visione di un paese federale moderno e innovativo o di un paese che continua a pensare al centralismo e all’assistenzialismo”.
 
"Io sono un inguaribile ottimista - prosegue Zaia in una nota - sono a disposizione per confrontarmi sui temi che sono rimasti ancora non totalmente condivisi e sono convinto che se, dall’altra parte, ci sono un Presidente del Consiglio e Ministri che vogliono l’autonomia, credono in essa e soprattutto nel rispetto degli impegni che abbiamo preso coi cittadini, la soluzione si troverà. Quindi, si aprano subito i tavoli per i confronti politici. Due milioni 328 mila Veneti sono andati a votare e sono disposti a farne anche un altro di referendum se ciò servisse perché l’autonomia per noi è un desiderio trasversale e un fatto di popolo”.
 
“Ringrazio il ministro Stefani per l’ottimo lavoro di coordinamento - conclude Zaia - la mia delegazione trattante, tutti i tecnici che hanno lavorato da parte della Regione ma anche tutti quelli dei Ministeri. Adesso bisogna essere pronti per l’ultimo miglio. Eravamo partiti da un foglio bianco e oggi c’è un provvedimento che assolutamente espone molta innovazione, non ultimo tutto il tema della norma finanziaria. Abbiamo fatto importantissimi passi avanti”.  

15 febbraio 2019
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