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Aborto. Grillo: “Nessuna revisione della legge 194”. E ai medici: “Governo precedente aveva preso impegni senza trovare le coperture. Cercheremo le risorse per chiudere il capitolo del contratto”

di Giovanni Rodriquez

Verrà inoltre avviato un Piano Marshall per l'edilizia sanitaria, insieme all'Inail, che prevederà il rifacimento di tutta una serie di strutture ospedaliere non a norma dal punto di vista antisismico. Aumenteranno le risorse per la salute mentale, che verrà inserita nel Piano nazionale di prevenzione. Allo studio meccanismi di compensazione per quanto riguarda la mobilità sanitaria. Quanto alle bocciature del Def: "C'è resistenza al cambiamento". Così la ministra della Salute intervenendo stamattina a Sky Tg24

11 OTT - La manovra non cambia. Si conferma la linea espansiva dettata dal Governo e, per la sanità, in legge di Bilancio si proverà a reperire ulteriori fondi. In parte questi verranno usati per chiudere il capitolo contratto e rilanciare il Ssn attraverso nuove assunzioni, stabilizzazioni e sblocco del turnover. Allo studio un Piano Marshall per l'edilizia sanitaria. La legge 194 non verrà toccata e, in tema di mobilità sanitaria, si dovrà studiare un meccanismo di compensazione per riequilibrare lo spostamento di risorse che, dalle Regioni più in difficoltà, si muove verso amministrazioni con bilanci floridi.

 
Così la ministra della Salute Giulia Grillo è intervenuta stamattina a Sky Tg24 facendo il punto su tutti i temi caldi sui quali il Governo sta lavorando in questi giorni.
 
La battaglia sul Nadef. Sulla Nota di aggiornamento al Def rimane linea di politica espansiva che conferma quanto detto sia in campagna elettorale che nel contratto di Governo. Siamo molto fiduciosi ma anche molto seri, a differenza di come ci vogliono dipingere. Ieri sera abbiamo parlato non solo di investimenti ma anche di alcuni tagli che verranno fatti su capitoli di spesa che noi riteniamo inutili e/o improduttivi: armi, pensioni d’oro e auto blu. Da qui ricaveremo risorse che useremo, in parte per coprire in parte sia la manovra attuale che in debito. Non credo la Lega si opporrà a questo lavoro molto preciso che abbiamo portato avanti. 
 
Le cifre sulla sanità sino a quando ci sarò io non caleranno, e questa è una rassicurazione che mi sento di poter dare a tutti i cittadini. Anzi, la mia ambizione è quella di cercare di aumentare queste cifre. Ovviamente non si può realizzare tutto il contratto di governo in un’unica manovra, per cui anche alcune parti relative alla sanità potranno essere realizzate successivamente, questo è l’impegno che abbiamo preso con tutto il Governo. Già in questa legge di Bilancio mi riprometto però di riuscire ad ottenere ancora più risorse di quelle già previste.
 
Le bocciature sono dovute ad una resistenza al cambiamento. Questo non lo dico io, è un fenomeno studiato da psicologi, sociologi ed antropologi. Quando ci sono grandi cambiamenti ci sono sempre grandi resistenze. C'è però da dire che noi siamo stati votati proprio per portare avanti questo cambiamento. Dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per cambiare in meglio la vita dei cittadini, e non cosa fare per rendere contenti il FMI, la Corte dei Conti, Bankitalia o l’UPB. C’è attacco corale di troppi soggetti ad un Governo legittimato dalla volontà popolare e con grandissimi indici di gradimento da parte dei cittadini. Abbiamo studiato, sappiamo quello che stiamo facendo e restiamo convinti che la vera strada da seguire sia quella di un cambiamento che, in un primo momento, può attirare su di sé delle ostilità.
 
Sciopero medici. I medici sciopereranno perché il Governo precedente aveva messo in legge di bilancio impegni sul contratto senza però trovare le coperture. Ora noi siamo impegnati proprio per trovare quelle risorse necessarie per poter chiudere definitivamente questo capitolo.
 
Piano Marshall. Il Piano Marshall che intendiamo realizzare è relativo a tutta una serie di investimenti rimasti bloccati, come ad esempio nel capitolo dell’edilizia sanitaria. Questo è un tema importantissimo che riguarda anche il rifacimento di tutta una serie di strutture ospedaliere non a norma dal punto di vista antisismico. Si prevede una collaborazione con Inail già contemplata nella scorsa legge di Bilancio ma che era rimasta lettera morta.
 
Sicilia. Le responsabilità dei malfunzionamenti sono innanzitutto da imputare al presidente di Regione e all’assessore alla Sanità, visto che dal punto di vista Costituzionale l’organizzazione dei servizi è una loro prerogativa. Dopo di che, per quanto riguarda la mia competenza, che è concorrente con quella delle Regioni, noi stiamo lavorando sullo sblocco delle assunzioni, sia sulle stabilizzazioni di quelli che hanno lavorato in questi anni nei Pronto Soccorsi senza avere i titoli, e quindi in uno stato di illegalità diffusa che tutti hanno avallato. Proveremo ad intervenire anche su quel blocco del turnover che FI introdusse nel 2004 e che noi oggi stiamo ancora pagando. Il primo grido di allarme dei cittadini deve essere quindi indirizzato alla Regione che, a quanto mi risulta, recentemente ha anche elargito premi di produttività ai DG, anche se non mi sembra che vi siano i presupposti per questo tipo di scelta.
 
Aborto. Nel nostro contratto di Governo non ci sono temi che riguardano la revisione della legge sull’aborto. Ogni ministro al di fuori della sua vita politica governativa può avere le sue idee. Queste però non trovano assolutamente applicazione nel nostro contratto di Governo.
 
Salute mentale. Penso che su questo settore interverremo anche con maggiori investimenti. Il tema della salute mentale è sempre stato un po’ relegato, anche nel dibattito pubblico, forse per una sorta di retaggio culturale. Siamo ancora fermi alla riforma Basaglia di 40 anni fa. Voglio intervenire in tema di sensibilizzazione pubblica con campagne di informazione che sono già allo studio. Altro obiettivo è quello di inserire il tema della prevenzione delle malattie mentali nel Piano nazionale prevenzione e poi sicuramente rivedere una spesa che ha anche dei meccanismi di inefficienza. Dobbiamo valorizzare uno dei settori più importanti della salute.
 
Mobilità sanitaria. Questo della mobilità sanitaria è un aspetto davvero paradossale. Si spostano risorse da Regioni già devastate dal punto di vista sanitario come Calabria, Campania e Sicilia, verso Regioni con bilanci floridi come Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. Dobbiamo trovare meccanismi di compensazione, perché parliamo di centinaia di migliaia di euro che queste Regioni pagano paradossalmente ad amministrazioni del Nord già in salute. Si deve compensare con un aumento di servizi in quelle Regioni in difficoltà, c’è un tema di solidarietà nazionale da sollevare, altrimenti è un gatto che si morde la coda.
 
Giovanni Rodriquez
 

11 ottobre 2018
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