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Spesa out of pocket. Jakab (Oms Europa): “Non superi il 15% del totale”. E sui vaccini: “Importante raggiungere il 95% di copertura ma il modo lo decidono gli Stati”


La direttrice dell’Oms Europa durante la conferenza stampa di presentazione della riunione del Comitato regionale che si terrà a Roma dal 17 settembre traccia la rotta dell’evento e interviene anche su alcuni temi caldi della politica sanitaria italiana con un plauso per l’azione sui migranti in termini di salute. E sui vaccini: “Oms non dà delle indicazioni rigide sul come raggiungere il target di copertura vaccinale perché questo dipende dalle situazioni e valutazioni dei singoli Paesi”.

14 SET - “Limitare le spese out of pocket dei cittadini”. L’Oms Europa lancia la sfida agli Stati. “Fino all’8% delle famiglie della regione europea dell’OMS non possono coprire i costi legati a necessità di base (cibo, affitto, bollette) dopo aver pagato di propria tasca per l’assistenza sanitaria. E ogni Paese dovrebbe limitare queste spese sostenute in prima persona dai pazienti al di sotto del 15% della spesa complessiva per la sanità”. Ha affermato oggi Zsuzsanna Jakab, a capo dell’OMS Europa durante la conferenza stampa di presentazione della riunione del Comitato regionale OMS Europa che si terrà a Roma dal 17 settembre, che poi ha passato in rassegna i temi principali che saranno all’ordine del giorno nella riunione del Comitato.
 
“I delegati esamineranno nuova evidenza scientifica sulla protezione finanziaria per i sistemi sanitari in Europa. Verranno trattate anche altre tematiche prioritarie per tutta la Regione, come ad esempio la salute dei migranti, la sostenibilità dei trasporti urbani, le malattie trasmesse dai vettori e verrà presentato un Piano per la salute del maschio”.
 
"Le decisioni – ha detto - che prenderemo nel corso del Comitato regionale di Roma ci permetteranno di razionalizzare il nostro operato per agire in modo più efficace e con risultati più rapidi. Tali decisioni sosterranno i ministri della Sanità europei nell'amplificare il loro mandato ai livelli più alti di governo, con tutti gli attori coinvolti per assicurare che alla Salute venga data ogni priorità politica"

Ma la Jakab oltre a illustrare i numeri dell’ultimo rapporto European Health Report ha anche toccato altri temi caldi di politica sanitaria italiana, in primis i vaccini. “Le vaccinazioni sono una priorità per l'Organizzazione mondiale della sanità, che chiede ai Paesi di raggiungere il target del 95% per le coperture vaccinali al fine di proteggere anche coloro che non possono essere immunizzati: se il target non è raggiunto è necessaria una copertura straordinaria ma il come raggiungerla dipende dai Paesi e l'Oms non indica delle regole precise e rigide”.
 
L'Oms, ha spiegato Jakab “non dà delle indicazioni rigide sul come raggiungere il target di copertura vaccinale perché questo dipende dalle situazioni e valutazioni dei singoli Paesi. Ci sono però delle buone pratiche a livello europeo che indicano l'obbligatorietà - ha concluso - come una opportunità per il controllo delle coperture nelle scuole”.
 
E poi ha lanciato un messaggio. “Il mio messaggio ai genitori è che le vaccinazioni sono il regalo più bello che si possa fare ai propri figli perché è il regalo che li proteggerà per tutta la vita e sono sicura che se i genitori avranno le informazioni giuste, decideranno di vaccinare i propri figli”
“È fondamentale - ha sottolineato - che venga diffuso il messaggio che le vaccinazioni sono sicure e che rappresentano la migliore forma di prevenzione, anche in un rapporto di tipo costo-benefici”. Riferendosi quindi all'Italia, Jakab ha sottolineato la necessità “di provvedere a quelle regioni italiane che sono sotto la soglia del 95% delle coperture vaccinali”.
 
Plauso per la gestione della salute dei migranti. "L'Italia vanta una leadership per la gestione delle migrazioni rispetto alla salute. Per l'Organizzazione mondiale della sanità i migranti devono avere accesso ai servizi sanitari, anche per proteggere i cittadini residenti" da eventuali malattie d'importazione. "E l'azione messa in campo dall'Italia, che ho avuto modo di conoscere bene, avendo visitato anche degli hotspot, rappresenta un modello da copiare a livello europeo, anche tenendo conto dell'impatto dei migranti nei prossimi anni"
 
Sempre sull'Italia la Jakab ha ricordato che “è seconda in Europa per aspettativa di vita alla nascita - ha aggiunto l'esperta - ma preoccupa il tabagismo, in aumento fra gli adolescenti italiani. Come pure obesità e sovrappeso tra i giovanissimi: se consideriamo il dato tra i 15enni, l'Italia è al quarto posto. Occorre investire su educazione alimentare e attività fisica dei giovanissimi”.
 
L.F.

14 settembre 2018
© Riproduzione riservata

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