Vaccini. Carnevali (PD): “Con la proposta di legge al Senato la maggioranza getta la maschera sulla volontà di abolire l’obbligo”
di Elena Carnevali
Rimettere ora in discussione la legge attuale tra autocertificazioni e nuova proposta vuol dire aver scelto con sistematica perseveranza di ledere quell’insufficiente successo raggiunto. Con un tempismo perfetto, nella proposta Grillo, si prevede di introdurre l’obbligo solo nel caso di emergenze sanitarie o di “significativi scostamenti”. Vuol dire non fare i conti con la realtà attuale e far credere che serva vaccinarsi solo in casi estremi.
07 SET - Bingo! Con la concomitanza della proroga dell’autocertificazione e la
pubblicazione della proposta di legge sui vaccini al Senato - per conto della ministra Grillo - si getta definitivamente la maschera sulla volontà di abolire l’obbligo vaccinale. Una tempesta perfetta che contribuisce senza ombra di dubbio ad infiammare di nuovo il dibattito nel Paese sulle politiche di prevenzione pubblica, di cui solo una parte di sparuti No Vax sentivano il bisogno proprio adesso.
Con più di 300 mila firme i membri dell’Associazione #IoVaccino
hanno chiesto oggi di non mettere in competizione, raccomandazione ed obbligo e di garantire lo stesso diritto alla salute a tutti i bambini, compresi quelli delle tante famiglie che già combattono la loro battaglia personale contro malattie severissime. Il mondo ideale a cui dobbiamo tendere in campo vaccinale già c’è! e sono i Paesi del nord Europa, dove coscienza civica, valore della salute pubblica, efficienza dei servizi, standard di personale adeguato ed anagrafe vaccinale sono i presupposti necessari per raggiungere coperture vaccinali anche oltre l’immunità di gregge. Di questo abbiamo bisogno per promuovere alleanza terapeutica e salute pubblica perché purtroppo in Italia non va così.
Rimettere ora in discussione la legge attuale tra autocertificazioni e nuova proposta vuol dire aver scelto con sistematica perseveranza di ledere quell’insufficiente successo raggiunto. Il decreto vaccini già prevede il superamento dell’obbligo su base epidemiologica dal 2020, una data non casuale, ma per consolidare e migliorare gli obbiettivi di salute collettiva.
Con un tempismo perfetto, nella proposta Grillo, si prevede di introdurre l’obbligo solo nel caso di emergenze sanitarie o di “significativi scostamenti”. Vuol dire non fare i conti con la realtà attuale e far credere che serva vaccinarsi solo in casi estremi, cioè quando i buoi sono già usciti dalla stalla e non come misura per evitare le malattie ed eradicare morbillo e varicella come obbiettivi primari.
Poi il lupo perde il pelo e non il vizio e così come avviene con la scelta di ripristinare l’autocertificazione, che fa ricadere sulle sole spalle di genitori e presidi le eventuali responsabilità penali, anche nella proposta di legge si legge che nei casi di emergenza scatta l’obbligo vaccinale, ma lascia alle sole responsabilità dei dirigenti scolastici di garantire la tutela della salute. Ponzio Pilato non avrebbe fatto meglio.
Elena Carnevali
Presidenza del gruppo Pd alla Camera
07 settembre 2018
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