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In Gazzetta la direttiva sulla gestione dei moduli sanitari in caso di catastrofe


La norma, già recepita dalle Regioni definisce un maggiore coordinamento tra la Protezione civile e i Ssr in caso di catastrofe e detta le regole per l’attivazione e la gestione dei moduli sanitari in caso di eventi avversi.

27 OTT - La direttiva che risale al 28 giugno 2011 nasce allo scopo di “ottimizzare le capacità di allertamento, attivazione e intervento del sistema di protezione civile” e “per assicurare, su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle prerogative regionali, un livello minimo di capacità operativa e un linguaggio comune” per operare al meglio in emergenza. In caso di gran numero di feriti, la direttiva prevede che il coordinamento sia assunto, nelle prime 72 ore, da personale operante nel sistema di emergenza “118, Dea” o da personale delegato con specifica preparazione. La norma, disciplinando gli indirizzi operativi per il coordinamento delle strutture sanitarie regionali coinvolte  in  caso di catastrofe, non dovrà comportare nuovi  o  maggiori  oneri  per  la finanza pubblica.

Tipologia Moduli sanitari e tempistica. Il nucleo di riferimento restano “i moduli sanitari d’emergenza” per i quali la direttiva prevede autonomia logistica garantita per un minimo di 72 ore e autonomia operativa sul campo. La direttiva conferma anche la tipologia dei moduli che possono essere di I e II livello oppure con annessa unità chirurgica. I moduli dovranno garantire tempestiva capacità di partenza dall’attivazione con i seguenti tempi massimi d’intervento:
Chi vi può operare. Nei moduli devono operare squadre sanitarie composte da medici e infermieri di comprovata esperienza professionale in are critica (118, pronto soccorso, terapia intensiva e, per i “posti medici avanzati e unità mediche chiruirgiche” anche chirurgia d’urgenza, coadiuvate da altro personale tecnico-sanitario e con il supporto del personale logistico.
I moduli dovranno integrarsi all’interno delle colonne mobili regionali della protezione civile e a questo scopo si prevede la massima cooperazione tra amministrazioni sanitarie e protezione civile.

Percorso di attivazione. In caso di catastrofe la macchina dei soccorsi sanitari prevede una precisa tempistica che la direttiva riassume in due step prioritari:
 
Il coordinamento generale delle operazioni avrà i seguenti obiettivi principali:


Per questo, spiega la direttiva, servirà garantire:
 


Sistema informativo per la gestione dei Moduli Sanitari
 
Il sistema dovrebbe in particolare  contenere  come  configurazione minima le seguenti informazioni di base:
    1.   tipologia   del   modulo   sanitario,   sulla   base   della classificazione sopra riportata;
    2. prontezza operativa del modulo sanitario: disponibilita'  alla pronta partenza, o indisponibilita' per manutenzione,  o  impiego  in altro luogo);
    3. recapito per l'attivazione del modulo sanitario,  contattabile 24/7. 

27 ottobre 2011
© Riproduzione riservata

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