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Punti nascita Sicilia. Fazio: Prima potenziamento e solo dopo le chiusure


Il ministro Fazio nel question time di ieri alla Camera ha illustrato punto per punto l’iter della nuova rete di punti nascita della Regione siciliana spiegando come “prima dovranno essere potenziate le strutture” e solo dopo “saranno chiuse quelle che non raggiungono i 500 parti l’anno”.

26 OTT - “La Regione siciliana – ha affermato il ministro della Salute Ferruccio Fazio nel question time di ieri alla Camera in risposta all'interrogazione - ha inoltrato il Programma Operativo 2010-2012, che contiene una serie di interventi volti a completare il percorso di risanamento intrapreso con il Piano di rientro”. Tra questi vi è l’azione 2.2: “Definizione rete ospedaliera dell'emergenza”, che prevede la riorganizzazione della rete materno-infantile, con la progressiva messa in sicurezza dei “punti nascita” in linea con il documento tecnico “Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo”, approvato in sede di Conferenza Stato Regioni il 16 Dicembre 2010. Il Piano Operativo, inoltre, stabilisce che “in considerazione della disomogenea distribuzione delle Ostetricie e Ginecologie e delle condizioni orogeografiche del territorio, nonché della distanza dei centri spoke dai centri hub e della conseguente dilatazione dei tempi di trasporto, si rende indispensabile valorizzare ulteriormente il collegamento funzionale dei punti nascita e delle neonatologie con la rete regionale di emergenza ed inoltre potenziare il Servizio di Trasporto per le Emergenze Neonatali (STEN) su base regionale e attivare il Servizio di Trasporto Materno Assistito (STAM) quali componenti essenziali di un piano di regionalizzazione delle cure perinatali”.
 
“In attuazione di tali obiettivi – ha spiegato Fazio - la Regione ha inviato uno schema di Decreto recante “Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita”, che definisce i requisiti ed i criteri della rete dei punti nascita, individuando per ciascuna ASL le strutture da chiudere e da mantenere ed i servizi di trasporto neonatale di emergenza e materno assistito”.
 
Lo schema di decreto non è stato validato poiché sono state richieste alcune integrazioni da parte dei Ministeri affiancanti. A seguito della richiesta pervenuta dai Sindaci delle Isole di Pantelleria e Lipari di confrontarsi con il Ministro della Salute sulla riconversione dei punti nascita, ho avuto tale incontro presenti anche i Direttori delle ASP di Trapani e Messina. Nel corso dell’incontro ho chiarito che sono già previste risorse vincolate del Fondo Sanitario Nazionale finalizzate allo svolgimento di progetti dedicati alle isole minori. Nella stessa occasione ho particolarmente sottolineato come proprio l’utilizzo di tali finanziamenti consentirà di creare le condizioni necessarie per l’applicazione graduale del decreto di riconversione dei punti nascita e di tenere conto anche delle specifiche esigenze rappresentate anche dai Sindaci di Pantelleria e Lipari.
 
Il decreto regionale è stato rinviato. In data 25 ottobre 2011 la Commissione Sanità dell’ARS, in accordo con il governo regionale, ha spostato l’esecutività del decreto sulla rete dei punti nascita dal 1° luglio 2012 al 1° ottobre 2012.  In ogni caso Fazio ha chiarito che “entro il 1° ottobre dovrà essere effettuato  il potenziamento strutturale e organizzativo dei reparti di ostetricia e ginecologia che resteranno attivi;  solo successivamente verranno chiusi quelli che non raggiungono i 500 parti l’anno e verrà valutato se e quali deroghe ci saranno per i punti nascita collocati in zone disagiate”.

26 ottobre 2011
© Riproduzione riservata

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