Altre prestazioni sociali in natura da privato. La spesa per le altre prestazioni da privato comprende gli acquisti di prestazioni ospedaliere, specialistiche, riabilitative, integrative, protesiche, psichiatriche e altre prestazioni da operatori privati convenzionati con il Ssn. L’aggregato passa da un incremento medio annuo dell’8,5%, nel periodo 2001-2005, a un incremento medio annuo del 4% nel periodo 2006-2010, per poi rallentare ulteriormente nel periodo 2011-2016 con un tasso di crescita medio annuo dell’1 per cento. La dinamica dell’aggregato resta tuttavia sensibilmente superiore a quella della spesa sanitaria nel suo complesso, per cui l’incidenza relativa incrementa dal 18,8% del 2000, al 20,7% del 2010 e, infine, al 22,1% del 2016.
L’andamento dell’aggregato riflette il miglioramento del sistema di regolazione dei volumi di spesa per le prestazioni sanitarie acquistate da operatori privati accreditati, in particolare nelle Regioni sotto piano di rientro. Regolazione realizzata essenzialmente attraverso la definizione di tetti di spesa e l’attribuzione di budget, con il perfezionamento dei contratti in tempi coerenti con la programmazione regionale. La dinamica dell’aggregato sconta, inoltre, le misure di contenimento della spesa per prestazioni specialistiche e ospedaliere acquistate da operatori privati introdotte con il DL 95/2012.
Altre componenti di spesa. Le altre componenti di spesa comprendono le voci residuali che compongono la spesa sanitaria corrente di CN non considerate negli altri aggregati. In particolare, le imposte dirette, gli ammortamenti, il risultato netto di gestione, le contribuzioni diverse, le altre uscite e, con segno opposto, la produzione per uso proprio, la produzione di servizi vendibili e le vendite residuali. L’aggregato passa da un incremento medio annuo del 14,8% nel periodo 2001-2005 a un incremento medio annuo del 4% nel periodo 2006-2010. Nel periodo 2011-2016, le altre componenti di spesa registrano un ulteriore rallentamento della propria dinamica, evidenziando una diminuzione media annua dello 0,2%. Il peso percentuale dell’aggregato sulla spesa sanitaria complessiva è, tuttavia, aumentato nel tempo, passando dal 4% del 2000 al 5,7% del 2016.
I risultati 2016
Nel 2016, la spesa sanitaria corrente di CN è risultata pari a 112.542 milioni di euro34, con un tasso di incremento dell’1,2% rispetto al 2015.
Anche in questo caso la Rgs fa una rapida analisi delle singole componenti di spesa.
Redditi da lavoro dipendente. La spesa è di 34.907 milioni di euro, in riduzione dello 0,5% rispetto al 2015. La dinamica conferma gli effetti positivi degli strumenti di governance del settore sanitario introdotti dagli Accordi tra lo Stato e le Regioni intervenuti in materia. La contrazione osservata nel 2016 è influenzata dai seguenti fattori:
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il blocco del turn over in vigore nelle Regioni sotto piano di rientro, sia nell’ambito delle manovre di contenimento della dinamica della spesa, sia a seguito della procedura sanzionatoria prevista dalla legge 311/2004;
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le politiche di contenimento delle assunzioni messe in atto autonomamente dalle regioni non sottoposte ai piani di rientro;
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gli automatismi introdotti dalla legislazione in materia di rideterminazione dei fondi per i contratti integrativi in relazione al personale dipendente cessato.
Consumi intermedi. La spesa è di 31.586 milioni di euro, in crescita rispetto al 2015 del 4,3%. La dinamica complessiva dell’aggregato è determinata dal tasso di crescita della spesa per l’acquisto dei prodotti farmaceutici che registra un aumento di poco superiore all’8%, per lo più imputabile alla spesa per farmaci innovativi, tra i quali quelli oncologici e quelli per la cura dell’epatite C. L’incremento risulta tuttavia condizionato in riduzione della spesa da poste contabili imputabili al pay-back farmaceutico. Al netto della componente farmaceutica, che rappresenta circa un terzo dell’aggregato complessivo, gli altri consumi intermedi registrano una crescita del 2,3%, risultato che beneficia delle misure di contenimento della spesa per l’acquisto di beni e servizi, tra cui:
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lo sviluppo dei processi di centralizzazione degli acquisti anche tramite l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione da CONSIP e dalle centrali regionali;
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la messa a disposizione delle regioni, da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), dei prezzi di riferimento di un insieme di beni e servizi, quale strumento di programmazione e controllo della spesa;
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la fissazione, in ciascuna regione, di un tetto alla spesa per l’acquisto di dispositivi medici, pari al 4,4% del fabbisogno sanitario regionale standard.
Prestazioni sociali in natura corrispondenti a beni e servizi prodotti da produttori market. La spesa è di 39.589 milioni di euro, leggermente superiore a quella del 2015 (+0,3%).
Con riferimento alle principali componenti dell’aggregato, la Rgs registra quanto segue:
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la spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata è di 8.076 milioni di euro, in riduzione del 2% rispetto al 2015. Il risultato conferma la contrazione registrata negli ultimi anni, a seguito delle misure di contenimento della spesa farmaceutica previste dalla legislazione e, in particolare, della fissazione di un tetto alla spesa farmaceutica territoriale, con attivazione del meccanismo del pay-back in caso di superamento del predetto tetto. Assieme a questo la dinamica dell’aggregato è influenzata anche dalla riduzione del numero delle ricette del -1,3% circa rispetto al 2015;
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la spesa per l’assistenza medico-generica da convenzione è di 6.688 milioni di euro, di poco superiore al valore del 2015 (+0,5%);
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la spesa per le altre prestazioni sociali in natura da privato (ospedaliere, specialistiche, riabilitative, integrative ed altra assistenza) è di 24.825 milioni di euro, in aumento dell’1,1% rispetto all’anno precedente. La dinamica di tale componente di spesa riflette:
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una migliore regolazione, in particolare nelle regioni sotto piano di rientro, dei volumi di spesa per le prestazioni sanitarie acquistate da operatori privati accreditati, realizzata attraverso la definizione di tetti di spesa e l’attribuzione di budget, con il perfezionamento dei relativi contratti in tempi coerenti con la programmazione regionale;
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la riduzione in misura percentuale fissa degli importi e dei corrispondenti volumi di acquisto di prestazioni di assistenza specialistica ed ospedaliera da erogatori privati accreditati prevista dalla normativa vigente.
Altre componenti di spesa. Il livello di spesa è di 6.460 milioni di euro, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2015.