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Centrali di acquisto. Lorenzin e Padoan tagliano il nastro. In sanità ‘mappati’ 12,8 mld di spesa per beni e servizi. Lorenzin: “Risparmi previsti del 15-20% e siringhe a prezzi uguali in tutta Italia”. Padoan: “Sanità modello per la Pa”

di Luciano Fassari

I due ministri hanno incontrato oggi la stampa per annunciare il via agli acquisti centralizzati nella PA. E la sanità farà da apripista con le prime 14 categorie merceologiche in mano alle nuove 33 centrali uniche d'acquisto (al posto delle 35mila finora attive). Lorenzin: “Interveniamo non più con i tagli ma con il bisturi dentro i processi dove si annida a volte lo spreco”. Padoan: “La sanità può essere un metodo di riferimento per razionalizzazione della spesa in altri campi”. FOCUS SPENDING REVIEW SANITARIA - TUTTI GLI NTERVENTI

20 GEN - Dopo 2 anni di lavoro parte il processo di centralizzazione degli acquisti della Pa. E a fare da apripista sarà proprio la sanità per cui sono state individuate 14 aree merceologiche (farmaci, vaccini, stent, siringhe, protesi, ecc. Ma anche pulizie e ristorazione) per un totale di 12,8 miliardi di spesa stimata (il 51% della spesa sanitaria complessiva per beni e servizi) che saranno acquistati attraverso le centrali uniche d’acquisto che sono state ridotte da 35mila a 33 (21 centri regionali, 1 centrale nazionale, 9 città metropolitane e 2 province). Questi numeri e temi presentati oggi presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze durante il convegno “Acquisti trasparenti: la PA semplifica e spende meglio - I soggetti aggregatori degli acquisti e la spending review nella Sanità “ in cui è stato presentato l'avvio delle attività secondo il nuovo modello di aggregazione basato su 33 soggetti aggregatori, nuove categorie merceologiche e soglie per gli acquisti.
 
“Oggi facciamo il punto a 2 anni dal Patto per la Salute sulle riforme che oggi diventano operative”. Ha detto il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin che ha specificato come oggi “interveniamo non più con i tagli ma con il bisturi dentro i processi dove si annida a volte lo spreco o a volte una cattiva organizzazione. Abbiamo fatto le centrali uniche d’acquisto ma penso anche ai piani di rientro per gli ospedali. Ma stanno arrivando i nuovi Drg, l nuova governance farmaceutica. E poi c’è il patto sulla sanità digitale che è alla Stato-Regioni”.
 
Il tema per il Ministro è quello in ogni caso che vede attraverso questi processi la liberazione di “risorse per rimetterle nel sistema com’è la filosofia del Patto per la salute. Più regioni risparmiano più finanziano altre cose”.
 
Una battuta poi Lorenzin l’ha fatta anche sulle siringhe il cui costo differente nei vari ospedali italiani da sempre è oggetto di polemica. “La siringa con le centrali uniche d’acquisto è evidente che costerà uguale in tutta Italia e che avrà una riduzione del prezzo molto forte. Ma non ci sono solo le siringhe, ci sono gli stent, ci sono i servizi, le protesi. Ma sulle centrali uniche d’acquisto per quanto riguarda i device c’è tutto un lavoro che viene fatto perché a differenza di altri beni e servizi in sanità essi sono beni con un alto tasso d’innovazione tecnologica in cui c’è anche un rapporto tra il professionista medico e il paziente e l’innovazione che si vuole applicare. Tant’è vero che sono state definite delle categorie merceologiche al cui interno si faranno le gare centralizzate”.
 
Sulla quantificazione dei risparmi il Ministro ha poi rivelato come “l’obbiettivo di risparmio è tra il 15 e il 20% che ovviamente si realizzerà nel tempo anche se i primi risparmi ci saranno già da subito man mano che le centrali uniche d’acquisto indiranno i nuovi bandi”.
 
“La sanità può essere un metodo di riferimento per razionalizzazione della spesa in altri campi”. Ha detto il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan che ha ricordato come “questa operazione di oggi s’interseca da un lato con il processo di revisione della spesa e dall’altro al processo di riforma strutturale del Paese”. Ma Padoan ha anche precisato che “non è vero che la spending review non c’è più, anzi continua e si rafforza nella qualità e quantità per produrre meglio con meno risorse” e in questo senso “la razionalizzazione della spesa attraverso centrali uniche d’acquisto è importante”.
 
In rappresentanza delle Regioni era presente Sergio Venturi assessore sanità dell’Emilia Romagna. “È un momento comune di lavoro – ha detto - che abbiamo con il Governo e in cui viene riconosciuto il lavoro svolto dalle Regioni. In Emilia abbiamo iniziato 10 anni fa con la centralizzazione degli acquisti e abbiamo ottenuto su 6 mld di bandito circa 800 mln di risparmio”. Ma per Venturi “la strada non è semplice perché c’è sempre qualche tentativo di passare su altri piani”. E per questo occorre “stare tutti vicini perché se vogliamo fare la siringa nazionale bisognerà stare vicino ai tecnici che prenderanno le decisioni. I cittadini ci chiedono di ridurre sprechi e inefficienze e bisogna partire dall’acquistare a prezzi giusti e non differenti da provincia a provincia come a volte accade ancora oggi”. E poi ribadisce: “Qui non stiamo parlando di tagli, ma di risparmi che vengono generati rimarranno all’interno del Ssn”.
 
Al convegno ha parlato anche Yoram Gutgeld, il commissario Spending review che ha subito parlato di una fase della revisione della spesa che dalla dieta deve portare anche ad un cambio stili di vita. Negli ultimi 3 anni da revisione spesa risparmi di 24 miliardi di euro con una spesa della Pa  sul Pil diminuita dell’1,6% nel triennio. Ma non basta ridurre le risorse. La revisione spesa è pilastro fondamentale dell’azione del Governo e serve per ridurre le tasse. Occorre comprare meglio e con processi più efficienti (si passa da 35 mila soggetti appaltanti a 33) attraverso programmazione integrata, Know how, accordi tra enti, coinvolgimento fornitori e utenti, monitoraggio e controllo. E In sanità quest’attività serve per esempio per finanziare il farmaco contro l’epatite C”.
 
“Giorno importante per revisione degli acquisti della Pa – ha detto Luigi Marroni, amministratore delegato di Consip. Da oggi si agisce con coordinamento, programmazione e regole”. Marroni ha poi ricordato l’attività della Consip che è stata istituita nel 2000. “Negli ultimi 3 anni abbiamo bandito gare per 25 mld di cui 5 mld in sanità. Solo nel 2015 6,6 mld di cui 2,2 mld in sanità”.
 
Sulla sanità Marroni ha poi dichiarato che Consip si pone “anche come riferimento di prezzo. Nelle ultime gare abbiamo risparmiato in media il 40-50% sugli acquisti rispetto alla media. Tutti risultati che noi poniamo al servizio del sistema sanitario e delle nuove centrali di aggregazione”.
Rispetto poi alle nuovo sistema di acquisto attraverso le centrali uniche di acquisto l’Ad Consip ha precisato che “il dpcm parla di 14 merceologie sanitarie e noi copriremo tutte le categorie individuate. Usciremo anche con una gara sulle siringhe e avremo finalmente la siringa nazionale. Ma non faremo solo gare su prezzo ma anche su qualità con l’idea di farne un riferimento a livello internazionale”.
 
Luciano Fassari

20 gennaio 2016
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