Milleproroghe. Mandelli (Fi): “Da sospensione disposizioni su requisiti trasferimento titolarità farmacie possibili iniziative speculative”
E' quanto asserisce il senatore di Forza Italia in una lettera, indirizzata alla presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazie De Biasi, nella quale vengono esposti tutti i "dubbi" sollevati dai farmacisti circa gli effetti e le criticità interpretative di questa disposizione. Dello stesso avviso anche Luigi d'Ambrosio Lettieri (Fi): "Testo controverso e foriero di possibili contenziosi".
24 FEB - "Sospensione fino al 31 dicembre 2016 delle disposizioni che disciplinano i requisiti di trasferimento della titolarità delle farmacie". Fino a quella data, per acquisire la titolarità di una farmacia, il solo requisito richiesto è l'iscrizione all'Albo dei farmacisti. Questa la misura contenuta nel Decreto Milleproroghe contestata dal senatore di Forza Italia
Andrea Mandelli.
In una lettera indirizzata al presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato,
Emilia Grazia De Biasi, Mandelli rappresenta tutti i "dubbi" sollevati dai farmacisti circa gli effetti e le criticità interpretative di questa disposizione, "non solo in quanto l'eliminazione dell'idoneità è ritenuta inopportuna, ma anche perchè il testo apre al differimento dell'efficacia di tutti gli altri requisiti attualmente previsti dalla legge".
"E' di tutta evidenza - scrive il senatore di Fi - che l'applicazione di tale norma farebbe venir meno delle disposizioni previste al fine di evitare iniziative meramente speculative nel trasferimento delle farmacie, il che di certo non è compatibile con l'ordinamento vigente né coerente con la volontà del legislatore così come risulta dagli atti parlamentari. In tal senso, auspico che, nel corso dell'iter al Senato, si possa trovare una soluzione che ponga rimedio a quanto sopra evidenziato".
Mandelli ha altresì annunciato la volontà di presentare un emendamento soppressivo di questa parte del decreto.
Dello stesso avviso anche
Luigi d'Ambrosio Lettieri (Fi), per il quale il testo "così com'è, appare controverso e foriero di incertezze interpretative e di possibili contenziosi. Non solo. Non è chiara la motivazione per cui si é ritenuto di differire l'efficacia delle predette disposizioni in materia di requisiti che il legislatore, con sapiente puntualità, aveva saputo individuare ponendo vincoli e limiti ben precisi, per evitare che quello delle farmacie si trasformasse in un terreno di speculazioni e di eccessi di potere".
"Può considerarsi diversa, invece, la valutazione sull'ipotesi della temporanea sospensione del solo requisito della idoneità senza la quale, oggi, è precluso l'accesso alla titolarità di una farmacia. Da una temporanea sospensione del solo requisito di idoneità se ne gioverebbero i tanti giovani farmacisti che si sentono oggi discriminati e penalizzati. Prevedo che questa pur ragionevole aspirazione sia destinata a naufragare perché i danni derivanti dagli effetti negativi della norma approvata alla Camera rischiano di prevalere sul modesto beneficio in favore dei giovani. Anche per queste motivazioni - ha concluso D'Ambrosio Lettieri - ho espresso il mio commento negativo al decreto Milleproroghe preannunciando la presentazione di un emendamento soppressivo della norma in parola".
24 febbraio 2015
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