"Tra il 2022 e il 2023 la spesa sanitaria pubblica è cresciuta del 2%, arrivando a toccare quasi 133 miliardi di euro. Quella privata, cioè sostenuta direttamente dai cittadini, ha superato i 43 miliardi, con una crescita oltre tre volte più veloce (+7%). È del tutto evidente che ci troviamo di fronte a un pericolo molto serio: se non troviamo risorse pubbliche per rispondere alle tendenze al rialzo della spesa sanitaria, per l’invecchiamento della popolazione e il progresso tecnologico, il peso della spesa privata è destinato ineluttabilmente a continuare. Il rischio di privatizzare la sanità è reale: già oggi 4,5 milioni di cittadini italiani sono costretti a rinunciare alle cure".
Lo scrive Ilenia Malavasi, deputata del Pd della commissione affari sociali, commentando il monitoraggio della spesa sanitaria effettuato dalla Ragioneria Generale dello Stato
"Secondo il report Ocse sulla sostenibilità fiscale dei servizi sanitari, la spesa sanitaria crescerà “fisiologicamente” in media del 2,6% annuo fino al 2040, spinta dal costo crescente di farmaci e tecnologie sanitarie, invecchiamento della popolazione e inflazione. Purtroppo gli incrementi previsti dalla legge di bilancio, ben al di sotto di questa soglia, non saranno sufficienti a mantenere il passo, lasciando il nostro Ssn sempre più indietro. Questa è la vera emergenza nazionale. Tra poco soltanto chi potrà permetterselo avrà accesso alle cure e tutto questo in un contesto di crescente disagio economico e di grande disuguaglianza geografica: nel Nord si registra un’aspettativa di vita senza limitazioni funzionali maggiore di quasi 3 anni rispetto al Sud".
"Se il nostro Paese intende davvero rilanciare il Ssn è indispensabile avviare un rifinanziamento progressivo che consenta i necessari adeguamenti salariali e una migliore organizzazione del tempo lavoro, accompagnato da coraggiose riforme di sistema. Con la giusta volontà politica è possibile pianificare un incremento percentuale annuo del Fsn, al di sotto del quale non scendere, a prescindere dagli avvicendamenti dei Governi. Se non agiremo in questa direzione la privatizzazione della sanità sarà drammaticamente inevitabile", conclude.