Via libera dalla commissione Cultura del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. La riforma prevede l'abolizione dei test Tolc, consentendo l'iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici.
L’obiettivo è la riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie in un’ottica di sostenibilità sia per gli Atenei che per l’Ssn.
Il disegno di legge di delega al Governo mira a garantire una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite degli studenti. L’accesso sarà infatti regolato attraverso i crediti formativi e la posizione in una graduatoria nazionale raggiunta. La riforma include, inoltre, iniziative di orientamento già durante gli ultimi anni di scuola secondaria, con percorsi specifici per favorire l'ingresso nei corsi di laurea. Gli studenti potranno beneficiare di una formazione mirata e, in caso di mancata ammissione al secondo semestre, del riconoscimento dei crediti acquisiti per proseguire in altri percorsi di studio.
Le misure previste dalla delega dovranno ora essere dettagliate dal governo, prima del successivo nuovo confronto parlamentare.
Presenti alla conferenza tutti i capigruppo di maggioranza. Massimiliano Romeo (Lega): "Questo primo passo verso il superamento del numero chiuso a Medicina. Un segnale prezioso e importante su un tema come quello della sanità su cui c’è grande attenzione da parte di tutti i cittadini. Un segnale che come maggioranza si può associare a questo progetto di assunzione di 30 mila medici nei prossimi 3 anni. Sarà un percorso lungo, non semplice, ma finalmente iniziamo, cosa che tutti i cittadini si aspettavano".
Per Lucio Malan (FdI) si tratta di un passaggio "fondamentale per la necessità di medici e per le aspirazioni di tanti giovani. È importante razionalizzare le norme di accesso affinché la selezione, che pur deve esserci, venga fatta sulle materie oggetto di interesse del corso di laurea e non con altre modalità viste fino ad oggi".
Maurizio Gasparri (FI): "Noi abbiamo un problema evidente, la mancanza di professionalità sanitarie che ha portato a chiamare professionalità dall’estero. Spesso in Italia si è costretti ad un turismo universitario per formarsi in Medicina. Con questa delega si rivedono i criteri di selezione. Per il primo anno si aboliscono il numero chiuso e i test di ingresso; si prevedono un semestre filtro i cui esami possono essere riconosciuti anche per altri percorsi. Non capisco chi ha votato contro e con quale faccia andrà a spiegarlo a ragazzi, loro famiglie e al sistema sanitario che ha bisogno di medici".
Infine, a illustrare in maniera più puntuale il provvedimento votato è intervenuto il presidente della commissione Affari sociali e Sanità del Senato, Francesco Zaffini (FdI): "Il numero programmato a medicina viene mantenuto. Un numero che è stato di molto aumentato negli anni, ma questa è altra materia rispetto alla delega che riguarda l’abolizione del test di ingresso. Il famigerato test Tolc viene abolito in favore di una valutazione che durerà un primo semestre. Un lasso di tempo giusto per valutarsi e valutare la propensione ad esercitare quello che non è un mestiere ma una professione. Gli esami del primo semestre verranno valutati e, in base ad un'asticella che verrà messa, chi riuscirà a superarla potrà continuare gli studi in medicina mentre gli altri potranno indirizzarsi su altri corsi di laurea in area biomedica conservando gli esami fatti. Tutto questo verrà poi dettagliato nella delega del governo sulla quale poi si confronterà il parlamento".
G.R.