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Covid. Ministero Salute: “L’Italia ha già assicurata la fornitura vaccini fino al dicembre 2026”


Questo in virtù del pregresso Purchase Agreement sottoscritto, "che assicura fino al 31 dicembre 2026 la fornitura annuale di dosi vaccinali anti-Covid". Qualora si rilevasse la necessità di dosi vaccinali supplementari e aggiornate a nuove varianti, anche in considerazione di eventuali raccomandazioni internazionali, "si procederà ad esperire tutte le operazioni di approvvigionamento ritenute necessarie".

08 MAG -

"L’Italia ha comunque garantita una fornitura annuale di vaccini mRna in virtù del pregresso Purchase Agreement sottoscritto, che assicura fino al 31 dicembre 2026 la fornitura annuale di dosi vaccinali anti-Covid. Le ulteriori valutazioni che si renderanno opportune, verranno effettuate sulla base dell’andamento epidemiologico futuro e, qualora si rilevasse la necessità di dosi vaccinali supplementari e aggiornate a nuove varianti, anche in considerazione di eventuali raccomandazioni internazionali, si procederà ad esperire tutte le operazioni di approvvigionamento ritenute necessarie".

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo in aula alla Camera al question time sul tema presentato da Maurizio Lupi (Nm).

Di seguito la risposta integrale del ministro Schillaci.

" Ringrazio gli Interroganti per il quesito perché mi consente di fornire i dovuti chiarimenti.

Il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2023-2025 -approvato in Conferenza Stato-Regioni il 2 agosto 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 agosto 2023- e il relativo Calendario nazionale vaccinale hanno lo scopo primario di armonizzare le strategie vaccinali messe in atto in Italia per garantire alla popolazione, indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico, i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione.


In particolare, sulla base del Decreto legge 7 giugno 2017 , n. 73, come modificato dalla Legge di conversione 31 luglio 2017, n. 119, che prevede le seguenti vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati:

- anti-poliomielitica
- anti-difterica
- anti-tetanica
- anti-epatite B
- anti-pertosse
- anti-Haemophilus influenzae tipo b
- anti-morbillo
- anti-rosolia
- anti-parotite
- anti-varicella

il Piano nazionale prevenzione vaccinale persegue i seguenti obiettivi:
- mantenere lo stato Polio free
- raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia
- rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina
- raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando Governance, Reti e percorsi di prevenzione vaccinale
- promuovere interventi vaccinali nei gruppi di popolazione ad alto rischio per patologia
- ridurre le diseguaglianze e prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili
- completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali regionali e mettere a regime l’anagrafe vaccinale nazionale
- migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili da vaccino
- rafforzare la comunicazione in campo vaccinale
- promuovere nei professionisti sanitari la cultura delle vaccinazioni e la formazione in vaccinologia.

Si tratta quindi di uno strumento di protezione sia individuale sia collettiva da realizzarsi attraverso l’equità nell’accesso a vaccini di elevata qualità per vari patogeni, sotto il profilo di efficacia e sicurezza, e disponibili nel tempo (prevenendo, il più possibile, situazioni di carenza), e a servizi di immunizzazione di livello eccellente.

A tal riguardo, mi preme segnalare che il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-2025 non fa alcun riferimento all’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) che si occupa di prevenire, individuare e rispondere rapidamente alle emergenze sanitarie, e non tratta le tematiche di preparedness e di governance dell’emergenza nell’ambito dei patogeni respiratori.

Inoltre, devo far presente che il documento PRET (Preparedness and Resilience for Emerging Threats Module 1: Planning for respiratory pathogen pandemics Version 1.0), emanato nel 2023 da parte dell’OMS, non ha attinenza con il Piano stesso ma riguarda l’adozione di un “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028”, il cui iter è attualmente in corso.

Ciò premesso, per quanto concerne le procedure di acquisto dei vaccini a mRNA COVID-19, rappresento che HERA, nell’estate del 2023, ha lanciato una procedura di Joint procurement per la fornitura di vaccini mRNA Covid-19 Moderna per conto dei Paesi membri, a cui l’Italia non ha inizialmente aderito, chiedendo che la fornitura fosse aggiornata alle ultime varianti.

Attraverso successive interlocuzioni il nostro Paese si è reso, quindi, disponibile a reperire tutti i vaccini che si fossero eventualmente resi necessari, purché aggiornati.

Devo, a tal proposito, evidenziare che l’Italia ha comunque garantita una fornitura annuale di vaccini mRNA in virtù del pregresso Purchase Agreement sottoscritto, che assicura fino al 31 dicembre 2026 la fornitura annuale di dosi vaccinali anti-Covid.

Concludo, rassicurando che le ulteriori valutazioni che si renderanno opportune, verranno effettuate sulla base dell’andamento epidemiologico futuro e, qualora si rilevasse la necessità di dosi vaccinali supplementari e aggiornate a nuove varianti, anche in considerazione di eventuali raccomandazioni internazionali, si procederà ad esperire tutte le operazioni di approvvigionamento ritenute necessarie".



08 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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