“Nessun cambiamento reale può avvenire nella sanità italiana se non c'è un coinvolgimento pieno dei medici di base. E sono altrettanto certo che i medici di base dovranno dare e daranno un contributo anche nella medicina territoriale. Non è pensabile che noi partiamo con la medicina territoriale, con le Case di comunità, e non ci sia un impegno orario dei medici di base, da discutere con loro. E io sono convinto che loro daranno un contributo. Quindi credo che il ruolo del medico di base sia importante e noi vogliamo rivalorizzarlo sia dal punto di vista economico che dal punto di vista del percorso formativo”. Lo ha evidenziato il ministro della Salute Orazio Schillaci, oggi durante il suo intervento al Festival della Prevenzione.
“Ci sono dei fondi anche sulla formazione dei medici di base per aumentare il numero di iscrivibili” ai corsi, “ma se non rendiamo più attrattiva la professione di medico di base, come anche purtroppo alcune altre specialità mediche - ha sottolineato - è difficile poi riuscire a superare questo problema” della carenza di camici bianchi. Per Schillaci c'è un altro aspetto importante: “Il medico sa indirizzare, può ridurre magari quel numero esorbitante di analisi che vengono fatte. Questo comporta che però i medici di base ci siano”.
“Io credo - chiosa Schillaci - che sia importante che la medicina di base, come avviene per tante altre specialità mediche, sia una scuola di specializzazione, perché oggi chi fa" il corso di formazione per la medicina generale "ha un riconoscimento economico inferiore rispetto a uno specializzando e ha un titolo che probabilmente può essere considerato meno importante".
"Dobbiamo anche pensare - ragiona il ministro - che il vero problema è da oggi fino al 2028, in cui c'è una gobba pensionistica che andrà a incidere molto. Dopo avremo più medici, quindi dobbiamo adesso superare questa impasse. E abbiamo anche su questo delle idee. I medici in formazione specialistica", gli specializzandi, "sicuramente potrebbero aiutare il sistema sanitario nazionale in tante situazioni a pieno titolo e poi però sono anche altrettanto convinto che dobbiamo rivalutare e alcune specializzazioni. Quando guardiamo le specializzazioni che sono meno scelte dagli studenti, con tristezza noto che sono quasi sempre le specializzazioni in cui non è possibile fare un'attività libero professionale. Chi sceglie di fare il medico - ha ribadito Schillaci - non può avere solo un obiettivo economico".