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La chiamata di Schillaci alle Regioni: “A breve confronto su sanità territoriale”. E sul Fse: “In corso riunioni operative per chiudere a breve”


Giornata intensa di eventi per il ministro della Salute, che è intervenuto a 3 iniziative parlando di diverse tematiche di attualità. Fra le altre, quello dell'alfabetizzazione sanitaria: "Il ministero - ha ricordato - è impegnato in numerose campagne di comunicazione che tendono a migliorare conoscenza ed empowerment dei cittadini".

18 MAG -

Un percorso che è "appena iniziato" e che "dovrà contare necessariamente anche sull'impegno delle Regioni per dare veramente risposte efficaci e rapide ai bisogni di salute sul territorio. Sono certo che, lavorando in maniera sinergica, riusciremo a raggiungere il traguardo di una sanità più moderna e a misura di cittadino". Sono le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci, durante un videocollegamento con il convegno 'Sanità in Liguria: sinergie vincenti per una regione all'avanguardia nella ricerca e nella digitalizzazione'.

"E' attualmente all'esame del ministero della Salute - ha ricordato - il nuovo Piano socio-sanitario per il potenziamento della medicina territoriale. Questa rappresenta una vera priorità per il nostro ministero e per tutto il sistema sanitario nazionale. L'istruttoria è ancora in corso, ma a breve i nostri tecnici si confronteranno costruttivamente con gli uffici regionali per i necessari approfondimenti. Il titolo del convegno - ha evidenziato Schillaci - rimanda a due parole chiave, ricerca e digitalizzazione, che sono centrali per avere una sanità migliore che affronti problemi del terzo millennio. La ricerca ci ha permesso di compiere passi in avanti straordinari. Possiamo oggi curare malattie che un tempo pensavamo fosse impossibile guarire. Durante la pandemia abbiamo compreso ancora di più l'importanza della ricerca che ha permesso in tempi strettissimi di sviluppare vaccini e farmaci. Investire in ricerca e innovazione è dunque strategico e ho avuto modo di ribadirlo anche durante il recente G7 dei ministri della Salute in Giappone, nell'ottica di un'assistenza sanitaria sempre più personalizzata, che sia migliore e sostenibile per il sistema e porti a superare le tante disuguaglianze che ancora ci sono sul nostro territorio".

"Le urgenze da affrontare, a livello nazionale e locale, sono molte", ha aggiunto Schillaci. "Penso alla carenza del personale, alle liste d'attesa, ai medici a gettone, agli obiettivi del Pnrr. Sono temi ai quali abbiamo iniziato da subito a dare risposte con il nuovo Governo: abbiamo reso disponibili 8,5 miliardi di euro per il triennio 2023-2026; 3,5 miliardi già per il 2023. Un cambio di passo dopo un decennio prepandemico di definanziamento della sanità. Con il recente decreto Bollette abbiamo adottato misure per dare una prima risposta alla carenza di personale, al miglioramento delle retribuzioni degli operatori sanitari, alla valorizzazione professionale e alla sicurezza di chi lavora nella sanità pubblica. Abbiamo scelto di intervenire in prima battuta sul settore dell'emergenza-urgenza, che ritengo sia quello oggi chiaramente in maggiore sofferenza, ma è un primo passo di una riforma di riorganizzazione più ampia. Abbiamo anticipato l'indennità di pronto soccorso, abbiamo aumentato le retribuzioni per il lavoro straordinario, abbiamo un maggiore coinvolgimento degli specializzandi con la possibilità di avere incarichi nell'emergenza-urgenza". Ancora, "abbiamo abolito il vincolo di esclusività per gli infermieri e questo è fondamentale per avere una maggiore disponibilità di questi professionisti; abbiamo dato una stretta al triste fenomeno dei gettonisti; abbiamo norme più severe per chi aggredisce operatori sanitari. Tutte queste misure vanno nella direzione di rendere più attrattivo il lavoro nel pubblico, sia per far restare quanti già sono impegnati sia per incoraggiare i giovani". Infine, "con il decreto Semplificazioni abbiamo reso permanente la ricetta dematerializzata e reso ripetibile, con validità fino a 12 mesi, quella per i pazienti cronici. In questo modo - ha concluso il ministro - evitiamo alle persone di dover andare di continuo dal medico per la prescrizione e in farmacia per ritirare i medicinali. Abbiamo sollevato i medici di famiglia da incombenze burocratiche che li costringono a ridurre il tempo che possono dedicare all'attività principale che è la cura dei pazienti".

Schillaci ha poi affrontato il tema Fascicolo sanitario elettronico (Fse), un obiettivo "sul quale puntiamo molto. Martedì abbiamo avuto una riunione con il ministro Fitto" per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr "e abbiamo un nuovo appuntamento mercoledì prossimo". Sarà "una riunione operativa con il ministro Fitto e il sottosegretario Butti" per l'Innovazione, "che si occupa attivamente della digitalizzazione, per cercare di arrivare alla conclusione del Fascicolo sanitario". Il Fse è "un argomento sul quale puntiamo molto e che cerchiamo di risolvere rapidamente. La digitalizzazione è fondamentale per avere una sanità più moderna e anche più uguale sul territorio nazionale, quindi c'è il nostro impegno", ha ribadito il ministro. "Il Fascicolo sanitario è un argomento complesso - ha evidenziato - perché c'è di mezzo tutto un capitolo abbastanza spinoso sulla privacy. Ma io sono molto fiducioso che a breve, con lo sforzo e il contributo di tutti, riusciremo a risolverlo e quindi poi ad andare veramente nella direzione della telemedicina".


"La Liguria - ha aggiunto riferendosi alla Regione che ospitava l'evento di oggi - sta investendo molto sul rafforzamento e l'ammodernamento del Servizio sanitario regionale". Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha evidenziato l'impegno della Regione intervenendo in videocollegamento al convegno 'Sanità in Liguria: sinergie vincenti per una regione all'avanguardia nella ricerca e nella digitalizzazione'.

"Nell'ambito del programma di investimenti per l'edilizia sanitaria - ha ricordato - le risorse destinate alla Regione Liguria, con la sottoscrizione di Accordi di programma, ammontano complessivamente a oltre 740 milioni, di cui circa 470 milioni relativi agli accordi sottoscritti fino al 2023; altri 240 milioni programmati con la delibera del settembre 2022. Investimenti importanti che serviranno anche a costruire nuovi ospedali. Su questo ci siamo confrontati di recente con il presidente Toti. Sono strutture che serviranno a rafforzare la sanità ligure nell'ottica di una maggiore modernizzazione ed efficienza: nuovo presidio ospedaliero Taggia; presidio Santa Corona di Pietra Ligure; progetto Bandiera @Erzelli; Ente ospedaliero ospedale Galliera, tre dei quali in parte finanziati con fondi Inail nell'ambito dei piani di investimento immobiliare di elevata utilità sociale. Sono progetti significativi - ha rimarcato il ministro - su cui siamo impegnati e siamo in attesa della documentazione regionale per la valutazione degli Accordi di programma".

Intervenendo in videocollegamento al Salone del libro di Torino all'incontro 'Conoscere fa bene: il ruolo dell'health literacy nella promozione della salute', Schillaci ha aggiunto: "L'alfabetizzazione sanitaria racchiude le conoscenze, la motivazione e le competenze di cui i cittadini dispongono per accedere, comprendere e applicare le informazioni sulla salute". Rappresenta quindi la chiave per migliorarla. Scarse competenze "sono infatti associate a scelte meno salutari, comportamenti a rischio e a un numero elevato di ricoveri ospedalieri, che assorbono in modo significativo le risorse umane ed economiche del servizio sanitario". Il ministro ha ricordato come la diffusione di molte malattie, a cominciare quelle croniche, "ma anche di tumori e di patologie trasmissibili, è fortemente influenzata dalle condizioni culturali della popolazione, in quanto al livello culturale è strettamente associata la capacità, maggiore o minore, di mantenere la propria salute attraverso stili di vita salutari". Ad esempio, "riguardo al diabete, caso emblematico di malattia particolarmente connessa a stili di vita scorretti, tra gli intervistati con licenza elementare o con nessuna istruzione la prevalenza è pari al 16%; questo valore si abbassa con l'aumentare del livello di istruzione, fino a raggiungere il 2,1% tra i laureati".

Schillaci ha poi sottolineato la necessità di "dati omogenei e confrontabili a livello internazionale, con un monitoraggio periodico del livello di health literacy nella popolazione. Per questo l'Italia ha aderito al Network europeo che monitora il livello di health literacy nella popolazione". Una prima indagine del 2018 "indicava, nel 58% del campione italiano, un livello di health literacy 'inadeguato' o 'problematico', rispetto a una media del 46% fra tutti i 17 Stati partecipanti. Nuovi dati saranno disponibili con la seconda survey nazionale, condotta nell'ambito della Joint Action europea sulle malattie cardiovascolari e il diabete, che partirà il prossimo autunno e sarà coordinata al livello europeo proprio dal'Italia, attraverso l'Istituto superiore di sanità".

Il livello di alfabetizzazione sanitaria nella popolazione generale "contribuisce a colmare il gap delle disuguaglianze in salute", ha aggiunto Schillaci, precisando che "la comunicazione rappresenta uno strumento strategico per promuovere la salute e un investimento in termini di sostenibilità del sistema. Lo abbiamo imparato anche dalla pandemia, durante la quale l'attività di informazione ai cittadini è stata essa stessa un intervento di politica attiva di salute pubblica. Una comunicazione che deve essere sempre autorevole, fondata su evidenze scientifiche, facilmente comprensibile al cittadino, anche per neutralizzare le minacce che arrivano dalle fake news".

In questo quadro, ha rimarcato, "il ministero è impegnato in numerose campagne di comunicazione che tendono a migliorare conoscenza ed empowerment dei cittadini". E "alla costruzione di un sistema sanitario più sostenibile contribuiscono anche interventi di più ampio respiro, compresi i progetti finanziati con il Pnrr". Per Schillaci, "grandi opportunità arriveranno dallo sviluppo dell'infrastruttura digitale, con la crescita dell'assistenza domiciliare e della telemedicina". Nonché dagli "investimenti per lo sviluppo del Fascicolo sanitario elettronico", che "faciliterà l'accesso alla storia del paziente da parte dei sanitari e permetterà a ogni cittadino di accedere ai propri dati e a una quantità importante di servizi. Tutto ciò porterà a un accrescimento generale delle competenze della popolazione in tema di cultura sanitaria", ha concluso il ministro.

Infine, Schillaci ha inviato un messaggio all'evento 'I progetti dell'Italian Obstetric Surveillance System: la nascita durante la pandemia di Sars- Cov-2, l'aggiornamento dei dati sulla mortalità materna e la programmazione delle attività post-pandemiche': "Come noto, l'Italia è tra le nazioni con il più basso tasso di mortalità materna, ma restano aspetti suscettibili di ulteriori progressi", scrive. "Degna di rilievo è l'attenzione che dedicate alla patologia cardiaca in gravidanza, prima causa di morte materna indiretta, che rappresenta una risposta concreta alle esigenze formative dei professionisti del percorso nascita, rafforzando la capacità di prevenire la mortalità materna evitabile", sottolinea Schillaci, ringraziando "i professionisti e le organizzazioni sanitarie che aderiscono alla rete Itoss, tra i sistemi di sorveglianza ostetrica attiva più avanzati a livello europeo, per il contributo determinante che fornisce al miglioramento della qualità dell'assistenza alla nascita".



18 maggio 2023
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