“Chiediamo lo stralcio dell’articolo 16 del Ddl Concorrenza, una norma che spinge il settore della sanità, e nel complesso il Servizio Sanitario Nazionale, verso un futuro incerto, che mina le fondamenta del diritto alla salute delle persone. L’idea stessa di trattare la salute alla stregua di qualsiasi altro bene e servizio commerciale, disciplinandola all'interno di un provvedimento che interviene, anche, su tassisti, ambulanti e balneari, mina le fondamenta della nostra Costituzione, che riconosce nel diritto alle cure un bene inalienabile e un diritto fondamentale degli individui”. Così la presidente nazionale di Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata, Barbara Cittadini, in merito al Ddl Concorrenza, che lunedì 25 luglio approderà nell’Aula della Camera per la discussione generale.
Il Governo ha anticipato l’intenzione di stralciare l’articolo 10 del provvedimento che contiene la norma sui taxi, mentre “quella sulla sanità resta, inspiegabilmente, granitica” sottolinea la presidente di Aiop, aggiungendo che “occorre una forte presa di coscienza. Bisogna essere consapevoli – spiega – che l’approvazione del Ddl Concorrenza avrà conseguenze distorsive sul regolare funzionamento del “mercato” sanitario italiano. Non è un caso, infatti, che la direttiva europea Bolkestein escluda l’ambito dei servizi sanitari dalle materie soggette a concorrenza: la teoria economica ci insegna, infatti, che la salute è un bene pubblico e che in sanità le regole del mercato falliscono".
La situazione politica attuale “rischia di travolgere il sistema della sanità italiana – afferma Cittadini – al quale tutti gli italiani devono molto e che con la pandemia ha dimostrato di essere un pilastro essenziale del nostro welfare. Ora ci auguriamo – conclude – che venga stralciata dal Ddl Concorrenza una norma che presenta forti ricadute negative sulla popolazione, permettendo così all’intero sistema sanitario italiano di ripartire verso un futuro di sviluppo e riqualificazione”.