Testa e D’Accardi (Snami): “Lo Stato dica quello che può dare e cosa non può più concedere. I medici devono fare i medici”
05 AGO - “Nulla da eccepire sui risparmi per i beni, servizi e dispositivi medici se la logica sarà quella di una razionalizzazione vera. Altro discorso è la parte delle cosiddette prestazioni inappropriate. Lo Stato dica chiaramente ai cittadini quello che può dare e cosa non può più concedere. Se qualcuno ha pensato che i Medici si prestino a fare da censori per conto terzi si sbaglia di grosso. Si parla di riduzione delle prestazioni inappropriate che secondo noi dello Snami devono essere non ridotte, ma abolite”.
È quanto ha dichiarato
Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami spiegando che “al di là della terminologia c’è il sospetto che dietro ciò che sembra ovvio e di buon senso si possa nascondere ben altro, un vero e proprio taglio ai servizi”
“È chiaro che se qualcuno ha pensato che il concetto di appropriatezza sia chiedere una misurazione del colesterolo ogni paio d’anni e di inappropriatezza il contrario, sulla scia di un percorso perverso che per ogni accertamento o prestazione ci sia la spada di Damocle del vincolo della temporalità, rimandiamo il pacchetto al mittente” ha aggiunto
Francesco D’Accardi, vice presidente nazionale Snami. “I Medici devono continuare a fare i Medici e non possono e devono certo abdicare alla loro missione – ha dichiarato – alla loro deontologia e alle responsabilità che hanno nei confronti dei loro pazienti”.
Sul fatto poi che in caso di comportamenti prescrittivi non conformi alle condizioni e alle indicazioni di cui al decreto ministeriale si applichino penalizzazioni su alcune componenti retributive del trattamento economico spettante ai medici “daremo battaglia “ conclude Angelo Testa: “in primis mobilitando la categoria ed informando puntualmente i pazienti che invece di andare a stanare le inefficienze vere e colpire le ruberie consolidate, si stanno invece tagliando i servizi essenziali”.
05 agosto 2015
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