FIFO Sanità Confcommercio e PMI Sanità ribadiscono l’allarme in merito al payback sui dispositivi medici nel dl Energia. “Quanto emerge dal Consiglio dei Ministri tenuto nella giornata di ieri non fa altro che aggravare una situazione già critica delle micro, piccole e medie imprese che riforniscono gli ospedali - lo dichiarano in una nota congiunta il presidente di FIFO Sanità Confcommercio, Massimo Riem e Gennaro Broya de Lucia, presidente PMI Sanità.
“Lo sconto sul totale delle richieste - proseguono Riem e Broya - non solo lascia inalterato il rischio fallimento di un settore composto nel 95% da pmi, ma è anche condizionato alla rinuncia ai ricorsi al TAR. Una soluzione particolarmente penalizzante per le micro, piccole e medie imprese e che, di fatto, compromette la tenuta e la competitività del comparto dei dispositivi medici. Questo si sta traducendo in una crisi senza precedenti dell’intero Sistema Sanitario Nazionale, le cui cure al cittadino sono in serio pericolo”.
Le due associazioni non possono che constatare quanto gli allarmi lanciati nei mesi scorsi si stiano concretizzando nelle attività quotidiane non solo delle imprese, ma anche di medici e infermieri che già oggi all’interno degli ospedali si trovano costretti a lavorare con penuria di dispositivi medici.
“Questa legge viola i diritti costituzionali di equità di cittadini ed imprese, scaricando solo su quelle operanti nel settore il deficit generato dalle regioni, per servizi garantiti a tutti. Il correttivo che il governo sta mettendo in atto, nonostante la riduzione dell’importo richiesto, introduce il ricatto della rinuncia al sacrosanto diritto di ricorrere al TAR, causando ulteriori disagi ed iniquità”, Gennaro Broya de Lucia, presidente PMI Sanità.