Lorenzin: “Sui vaccini mi sarei aspettata netta presa di posizione contro proposta M5S Lazio”
25 LUG - “Il punto di svolta della legge sui vaccini è vaccinare i bambini e mettere in sicurezza la popolazione raggiungendo e stabilizzando le soglie del 95% come raccomandato dall’OMS. Questo è l’obiettivo che il Paese deve raggiungere. Il dibattito di questi giorni, tra fake news, proposte di legge strampalate e quisquiglie rischia seriamente di compromettere il risultato raggiunto di un aumento di ben 4 punti percentuali per il morbillo e di un punto e mezzo per l’esavalente in meno di un anno tra tante difficoltà e ostacoli". Così l'ex Ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin dopo l'audizione del Ministro Giulia Grillo alle camere riunite.
"Dall'intervento del Ministro Grillo, la svolta della legge è rappresentata dall’anagrafe vaccinale. Ben venga la cosa e porti avanti il lavoro burocratico che è stato lungo e faticoso per gli uffici che hanno dovuto far dialogare sistemi regionali diversi, in alcuni casi privi di anagrafe e sistema di raccolta dati, con diversi livelli infrastrutturali, nuove disposizioni e applicazione ex novo della legge".
"Ma per favore - sottolinea l'ex Ministro - non si riduca l’obbligatorietà vaccinale a questo, perché altrimenti diventa certa la volontà di svuotare la legge così come previsto dalla
proposta di legge del M5S presentata nella regione Lazio. Legge firmata anche dalla candidata presidente Lombardi che arriva a mettere in quarantena i bambini vaccinati, trasformati dalla legge Barillari-Lombardi in pericolosi vettori di virus!"
"Mi sarei aspettata dal ministro Grillo - continua la Lorenzin - una netta presa di posizione nei confronti del suo stesso partito laziale, ma quello che è accaduto nel Lazio dimostra come in queste materie ci sia bisogno di un chiaro indirizzo nazionale che tenga conto delle autorità scientifiche e di protocolli riconosciuti e non di fantasie come quelle lette nella proposta Barillari".
"Attenzione poi a misure sulle regioni a geografia variabile, mette in guardia Lorenzin - non si può legiferare in modo diverso regione per regione, come se i virus si muovessero rispettando i confini o le diverse casacche politiche, come se vivessimo in un mondo immobile in cui ognuno di noi non si sposta e incontra sempre le stesse persone".
"Condivido pienamente l’idea della ministra Grillo di mettere a centro i pediatri e i medici di medicina generale e allora bisogna anche ascoltare con rispetto il grido che è arrivato dalle società scientifiche di riferimento sui vaccini e sulla loro importanza. Per valorizzare il lavoro degli ordini bisogna riconoscerne innanzi tutto il valore professione e il ruolo che svolgono nella comunità" conclude.
25 luglio 2018
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