Cgil: “Inaccettabili tagli e nuovi ticket”
29 GIU - “E’ inaccettabile che a pagare i costi della crisi vengano chiamati sempre i cittadini più deboli, tanto più che la spesa sanitaria in Italia è già più bassa della media Ue e dei Paesi Ocse”. Così la Cgil, attraverso una nota della segretaria confederale, Vera Lamonica, e del responsabile Politiche della salute, Stefano Cecconi, condanna i provvedimenti emersi dalla bozza di manovra economica che annunciano tagli alla sanità: “Oltre 5 miliardi con un finanziamento per il 2013 e 2014 che verrebbe incrementato al di sotto del Pil nominale e che quindi non coprirebbe nemmeno l’inflazione”, osservano i sindacalisti.
I due dirigenti della Cgil sottolineano come “oltre alla stangata sul personale, questa volta si annunciano ‘costi standard’ per ottenere risparmi, ma è solo un trucco, perché la manovra ha già stabilito che comunque il finanziamento viene ridotto. Come se non bastasse - proseguono Lamonica e Cecconi - dal 2012 tornano i ‘super ticket’ da 10 euro per ogni ricetta sulle visite specialistiche e dal 2014 sono previsti nuovi ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie, compresi i ricoveri”.
Secondo la Cgil “insistere con i tagli, invece che riqualificare la spesa, vuol dire ‘programmare’ il disavanzo delle regioni, compromettendo il difficile percorso di risanamento di quelle impegnate nei piani di rientro". "Bisogna rovesciare questa impostazione regressiva - concludono Lamonica e Cecconi - che considera il welfare un peso invece che un grande investimento contro la crisi e per lo sviluppo”.
29 giugno 2011
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