FVG. Serracchiani: “Laboratorio Unico di Udine è emblema effetti positivi riforma sanitaria”
Così la presidente regionale durante una visita presso il Centro servizi e laboratori che, dopo un anno di attività, ha prodotto un risparmio stimato intorno al 20%. Si tratta di un accentramento che ha come obiettivo fornire a tutti i cittadini, ricoverati o non, un servizio diagnostico secondo i più rigorosi standard internazionali di qualità, omogeneo su tutto il territorio”.
07 GEN - "Il nuovo Centro Servizi e Laboratori con sede nell'ospedale di Udine è una struttura all'avanguardia, unica in Italia, e dove si 'toccano con mano' gli effetti positivi della riforma sanitaria regionale: mettendo insieme risorse, competenze, capacità e professionalità si lavora nell'interesse dei cittadini. Questo significa non solo abbassare i costi, ma soprattutto dare più efficienza e qualità ai servizi".
E’ il commento della presidente della Regione,
Debora Serracchiani, visitando oggi assieme all'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca il CSL, Centro servizi e laboratori, una piattaforma logistica che permette, grazie alla concentrazione di varie competenze medico-scientifiche e di tecnologie di eseguire oltre a una grande mole di esami di routine anche analisi di altissima specializzazione in tempi molto brevi.
Accompagnate dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera-universitaria Santa Maria della Misericordia
Mauro Delendi e dal direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio
Francesco Curcio, Serracchiani e Telesca hanno visitato tutte le strutture del complesso tecnologico che è attivo dal dicembre 2013.
"Si tratta di un accentramento che ha come obiettivo - ha constatato Serracchiani - fornire a tutti i cittadini, ricoverati o non, un servizio diagnostico secondo i più rigorosi standard internazionali di qualità, omogeneo su tutto il territorio e in grado di effettuare in tempi rapidissimi anche esami complessi e altamente specialistici".
Dopo un anno di attività del CSL è stato stimato un risparmio di circa il 20 per cento. La diagnostica appropriata, hanno spiegato i presenti,"non è un costo, ma un investimento che permette la gestione ottimale del percorso clinico di ciascun paziente". Curcio ha illustrato le fasi che hanno portato alla concretizzazione del Laboratorio Unico Interaziendale (L.U.I.) che prevede la riorganizzazione della diagnostica di laboratorio per le AAS2 e AAS3 nei presidi ospedalieri di Latisana, Palmanova, San Daniele e Tolmezzo e nei punti prelievo per esterni afferenti agli stessi con la costituzione di un laboratorio con sede centrale nell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine.
"Grazie a una attenta programmazione nello sviluppo ed utilizzo delle tecnologie, all'uso ottimale degli spazi che sono stati progettati dopo approfonditi consulti con il personale medico e grazie all'adozione di un'organizzazione di lavoro fondata sull'integrazione di tecnologie e personale, abbiamo ottenuto uno sviluppo armonico delle attività che ha consentito di assorbire progressivamente i campioni provenienti dai punti prelievo per esterni di AAS4 e di Palmanova, passando da circa circa 2.000 referti di laboratorio al giorno nel 2014 ai circa 3.000 attuali",
ha spiegato Curcio, aggiungendo che "si giungerà a sfiorare i 4.000 referti una volta completato il percorso con l'acquisizione degli ulteriori campioni per esterni attualmente gestiti dai laboratori periferici dei presidi che fanno parte del LUI. Dopo Palmanova, che già da un mese conferisce campioni esterni, la prossima settimana sarà la volta di Latisana, per poi proseguire con Tolmezzo fra due mesi e infine San Daniele entro maggio 2016.
Dopo un percorso di preparazione che ha impegnato parte del 2014 e l'intero 2015, dal 1° gennaio 2016 - previo accordi con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza - tutto il personale (circa sessanta unità) tecnico e laureato dei laboratori che partecipano al LUI è transitato giuridicamente alle dipendenze dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, programmando un contingente sufficiente a garantire le funzioni necessarie nelle sedi periferiche.
"Attraverso un attivo coinvolgimento delle Direzioni e dei responsabili delle Strutture Cliniche presenti nei Presidi Ospedalieri di San Daniele, Tolmezzo, Palmanova e Latisana la Direzione del Dipartimento di Laboratorio ha definito il pannello di esami che continuerà ad essere garantito nelle diverse sedi periferiche, ciascuna delle quali manterrà un laboratorio adeguato alle esigenze, in grado di rispondere in tempi rapidissimi ai quesiti clinici per i degenti nei diversi presidi ospedalieri", ha spiegato Curcio.
"I cittadini potranno continuare a fare i prelievi sul territorio ma le analisi verranno processate in uno stesso luogo con parametri e procedure condivise: questo sarà garanzia di omogeneità della risposta del servizio", ha fatto notare Telesca. Il lavoro di accentramento dei laboratori è stato effettuato di concerto con i professionisti. A fare da regia clinica della diagnostica è stato costituito, inoltre, un Comitato Clinico permanente.
"Oggi abbiamo potuto constatare come sia importante che i professionisti della diagnostica di laboratorio dialoghino tra loro, con specialisti e con i medici di famiglia. E' proprio questo uno degli obiettivi della riforma: mettere assieme le competenze perchè insieme si possono capire meglio le esigenze del paziente e dare così risposte rapide, efficaci e di certo con minori costi", ha concluso Telesca.
07 gennaio 2016
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