FVG. Telesca: “Sindaco di Gorizia sostiene che verranno eliminati reparti ospedalieri. Ma non è assolutamente vero”
L'assessore alla Salute replica al sindaco Romoli in merito al Piano attuativo locale. “La riforma ha previsto una precisa riorganizzazione di funzioni proprio per non offrire servizi ospedalieri frammentati che rischiano di svuotare gli ospedali di Gorizia e Monfalcone”.
30 DIC - "Le dichiarazioni del sindaco Romoli confermano che il voto negativo sul Piano attuativo locale (Pal) dell'Azienda per l'assistenza sanitaria Bassa Friulana-Isontina non è basato su una seria analisi dei fatti ma è solo frutto di posizioni ideologiche preconcette e strumentali, che non fanno altro che creare confusione nei nostri concittadini, i quali in questo modo hanno difficoltà a comprendere i contenuti e gli obiettivi della riforma sanitaria".
Lo ha detto l'assessore alla Salute,
Maria Sandra Telesca, commentando le affermazioni del primo cittadino di Gorizia a seguito del voto sul Pal.
"Romoli - ha spiegato Telesca - motiva il giudizio negativo sostenendo che si eliminano reparti ospedalieri. Ma questo non corrisponde al vero: la riforma ha previsto una precisa riorganizzazione di funzioni proprio per non offrire servizi ospedalieri frammentati che rischiano di svuotare gli ospedali di Gorizia e Monfalcone. Concentrare funzioni significa infatti poter dare ai cittadini servizi migliori ed efficienti. Resto sbigottita - ha poi aggiunto l'assessore regionale alla salute - nel leggere che Romoli considera 'terrificante' l'obiettivo del Piano di rafforzare l'assistenza domiciliare ai malati terminali consentendo loro di rimanere a casa nelle ultime settimane di vita. E', questo, un proposito di grande civiltà che tutti i sistemi sanitari moderni e avanzati perseguono. Un proposito che, tra l'altro, rientra nell'intendimento, chiaramente contemplato dalla riforma sanitaria e attivamente voluto da questa Giunta regionale, di irrobustire i servizi sanitari extraospedalieri, sul territorio".
"Consiglio al sindaco Romoli di sforzarsi un po' - ha concluso - per provare ad inventarsi motivazioni più credibili e meno contraddittorie per contestare una riforma che, nelle sue scelte va, è bene ricordarlo, nella stessa direzione imboccata da altre Regioni, anche governate dal Centro-destra".
30 dicembre 2015
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