Comunicare la direzione in epoca Covid. Monografia su lavori Tavoli comunicatori della sanità di Federsanità e di PA Social
La monografia “Comunicare la direzione” della rivista Organizzazione Sanitaria - FRG Editore - uscita in questi giorni è frutto di una riflessione condivisa, nella piena integrazione d’idee e di prospettive tra le iniziative del Tavolo nazionale dei comunicatori di Federsanità ed il Tavolo sanità dell’Associazione PA Social. Esperienze che facilitano il benchmarking ed il confronto, alimentando la discussione dentro e fuori il circuito professionale
12 GEN - Per le organizzazioni sanitarie è importante programmare e strutturare linee diffuse di comunicazione corporate rivolte ai pazienti, ai cittadini, alle istituzioni o ai professionisti interni per rinforzare la corporate identity, la reputation e i valori propri dei servizi sanitari e di salute.
Questo ed altro è emerso dalla monografia “Comunicare la direzione” della rivista Organizzazione Sanitaria - FRG Editore - uscita in questi giorni e che è frutto di una riflessione condivisa, nella piena integrazione d’idee e di prospettive tra le iniziative del Tavolo nazionale dei comunicatori di Federsanità ed il Tavolo sanità dell’Associazione PA Social. Esperienze che facilitano il benchmarking ed il confronto, alimentando la discussione dentro e fuori il circuito professionale.
Comunicazione e informazione, aspetti trasversali ad ogni linea d’attività aziendale e scelta strategica che le Organizzazioni Sanitarie hanno potenziato e valorizzato per raccontarsi, soprattutto in questo momento, ai cittadini e agli stakeholder.
Dimensioni che si configurano come delle vere e proprie reti integrate di sostegno alla sanità pubblica, dispositivi di sicurezza per le Aziende e per i cittadini a protezione dell’infodemia, delle fake news e delle informazioni approssimative. Una comunicazione che fa leva sull’empatia, sulla credibilità, sulla responsabilità aziendale e sulla riconoscibilità dei professionisti, come link di connessione che ridisegnano le linee d’attività all’interno di nuovo perimetro di crescita.
Comunicazione in emergenza, nuovi strumenti digitali (social, chatbot, avatar, machine learning, semantic web), consolidate strategie comunicative e d’informazione, l’esplosione di una pluralità di emittenti dei processi comunicativi.
Tanti i contributi di quest’osservatorio privilegiato che racconta le modalità con cui è gestita la dimensione informativa e comunicativa in questi lunghi mesi di pandemia:
Francesco Giorgino (professore della LUISS School of Government),
Angelo Tanese (DG ASL Roma 1),
Marinella D’Innocenzo (DG ASL Rieti),
Giacomo Centini (DG AO Alessandria), oltre a tanti specialist e professionisti della comunicazione e dell’informazione sanitaria di varie realtà nazionali e regionali:
Marzia Sandroni,
Lorella Salce,
Roberta Mochi,
Teresa Bonacci,
Mariateresa Dacquino,
Valeria Arena,
Sonia Giusa, con il coordinamento editoriale di
Francesco Colavita.
“Mai come in questi ultimi 10 mesi la comunicazione è stata determinante per l’intero sistema sanitario al fine di divulgare corrette informazioni ai pazienti ma, in linea generale, a tutti i cittadini. La qualità dei contenuti prodotti e diffusi – afferma la Presidente di Federsanità nazionale
Tiziana Frittelli – è stata dirimente per creare intorno alla gestione della emergenza un circuito virtuoso di informazioni che da un lato hanno contribuito alla efficace organizzazione sanitaria, rispetto a tutta una serie di comunicazioni relative ai servizi, dall’altro per creare consapevolezza rispetto a quanto stava, e sta ancora, accadendo dando anche voce al lavoro dei nostri professionisti negli ospedali e sul territorio".
La comunicazione e l’informazione sono oggi a pieno titolo tra i principali driver di cambiamento che orientano l’azione delle organizzazioni sanitarie, svolgendo l’importante ruolo di community building. La dimestichezza nell’utilizzo dei social per le pubbliche amministrazioni, ad esempio, è a tutti gli effetti un indicatore del comportamento partecipativo degli stakeholder.
“La comunicazione e informazione pubblica, anche e soprattutto attraverso le piattaforme digitali - spiega
Francesco Di Costanzo, presidente PA Social - hanno avuto un ruolo centrale nel corso dell’emergenza e continueranno ad averlo anche in futuro. L’utilizzo di social e chat per informare, comunicare, offrire servizi e dialogo ai cittadini è ormai un asset irrinunciabile. Nel settore sanitario tutto ciò, non solo nell’emergenza ma anche nella normalità, ha un ruolo fondamentale per essere vicini ai cittadini. Ringrazio i professionisti che in questi mesi hanno dato una risposta straordinaria in tutta Italia, anche attivando nuovi canali. Ora dobbiamo far sì che la svolta digitale sia strutturale e non solo emergenziale. Occorre, velocemente e con convinzione, puntare sulle competenze e riconoscere le professionalità, una nuova organizzazione del lavoro, un passaggio culturale verso il digitale non più rimandabile”.
È ormai chiaro che l’implementazione di robuste competenze comunicative, giornalistiche, digitali e trasversali sia diventata indispensabile per proporre risposte organizzative e di gestione dei bisogni di salute, per rispondere alla continua sfida del governo del cambiamento: accompagnare modelli innovativi tali da supportare e valorizzare ogni azione dell’organizzazione sanitaria e con essa ogni singolo professionista, contribuendo ad aumentare il value della performance, l’appropriatezza delle cure ed il costante rapporto di partecipazione con il pubblico interno ed esterno.
Francesco Colavita e Teresa Bonacci
12 gennaio 2021
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