Farmaceutica e chimica: a Pisa si parla di “eccellenza”
In occasione del suo 125° anniversario l’Azienda Menarini ha ospitato oggi una tavola rotonda che ha fatto il punto sulla situazione delle aziende del comparto chimico-farmaceutico nel territorio pisano. Un appuntamento che rientra nell’iniziativa “Fabbriche aperte” promosso dalla Federchimica per l’Anno internazionale della Chimica.
18 MAG -
Docenti universitari, rappresentanti del Comune e della Provincia di Pisa, oltre ai vertici del Gruppo Menarini hanno preso parte oggi a Pisa a una tavola rotonda che la stessa azienda ha voluto promuovere in occasione del centoventicinquesimo anniversario della sua fondazione. Si è trattato, come spiega la nota che riferisce dell’incontro, di un’occasione “per fare il punto sull’eccellenza nella Regione Toscana”. Va sottolineato che l’appuntamento rientra nell’ambito dell'iniziativa “Fabbriche Aperte” che coinvolge oltre 120 stabilimenti chimici su tutto il territorio italiano, voluta dalla Federchimica per celebrare l’Anno internazionale della Chimica.
“Dedichiamo questo evento per i 125 anni di Menarini alle eccellenze del territorio pisano dei settori della chimica e della farmaceutica” ha affermato Lucia Aleotti, membro del Consiglio di amministrazione della Menarini. “L’eccellenza – ha aggiunto –è una dimensione a cui siamo proiettati ogni giorno. Sono gli uomini e le donne che operano nella nostra azienda a fare dell’eccellenza la loro filosofia lavorativa”.
Gli ha fatto eco Cesare Puccioni, Incoming President Federchimica, dichiarandosi lieto della partecipazione della Menarini all’iniziativa “Fabbriche aperte” ma anche delle opportunità offerte dall’incontro pisano: “Eventi simili permettono il confronto tra l’industria, l’istituzione ed il cittadino, nella speranza che questo avvicinamento vada al di là di questa giornata”.
“Aprire le porte di una delle eccellenze toscane che portano alto il nome del nostro Made in Italy nel mondo è un segno tangibile della volontà dell’Azienda di interfacciarsi con il proprio territorio di riferimento nella logica di condivisione delle politiche di sviluppo” ha poi affermato Antonella Mansi, presidente di Confindustria Toscana.
Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, dal canto suo ha voluto ricordare il grande valore che la presenza dell’azienda ha per l’intero territorio: “Si tratta di una garanzia di sviluppo e di futuro per l’alta formazione della ricerca, che si unisce alla dotazione infrastrutturale che già abbiamo e che ci fa centrali in Europa”. “Il territorio pisano è autentico concentrato di eccellenze nel campo del sapere” ha proseguito Andrea Pieroni, presidente della Provincia di Pisa “accanto alle grandi Università, alla Scuola Sant’Anna, alla Scuola Normale, al Cnr, i comparti biomedicale, farmaceutico e della ricerca sono tra quelli che esprimono un profilo di massimo livello, su scala nazionale e internazionale per competenze, professionalità ed esperienza”. “Non a caso – ha proseguito – la Provincia di Pisa ha inserito questo comparto tra gli assi operativi prioritari nel proprio piano di sviluppo locale. L’amministrazione, inoltre, sostiene “l’industria della conoscenza” attraverso le proprie partecipazioni al sistema dei poli tecnologici (quello scientifico di Navacchio, Pont-Tech a Pontedera, quello della Concia a Santa Croce, l’incubatore di Peccioli ecc.) preposti al trasferimento d’innovazione alle imprese. Ma ha anche creato, attorno a questa realtà, condizioni strutturali sempre migliori per favorire la captazione di capitali d’investimento, con impegni importanti sulle principali valenze logistiche dell’area, dall’aeroporto alla rete viaria, per arrivare al circuito delle “vie d’acqua” in via di realizzazione”.
Tra gli altri intervenuti, anche Vincenzo Barone, Ordinario di Chimica teorica e computazionale della Scuola Normale Superiore di Pisa e Paolo Dario, professore di Robotica Biomedica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
18 maggio 2011
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