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Uomini e chirurgia estetica: le donne non apprezzano


Un sondaggio e un focus group realizzati dal Villa Borghese Institute svelano che le donne non vedono di buon occhio la chirurgia plastica ed estetica al maschile

13 MAG - La chirurgia plastica ed estetica da tempo non è più appannaggio delle donne. Gli studi dei medici e chirurghi estetici ormai sono affollati di uomini che chiedono un ritocchino. Un addominoplastica, magari, che faccia sparire la pancetta che mesi di palestra o la pigrizia non hanno minimamente scalfito. Negli Usa, secondo una stima della Società Americana di Chirurgia Plastica nel 2007 il 9% dei pazienti di chirurgia e medicina estetica erano uomini con circa 1 milione di prestazioni e con un incremento del 17% rispetto all'anno precedente.
Ma cosa ne pensano le donne del ricorso maschile alla chirurgia e alla medicina estetica?
Una domanda che il Villa Borghese Institute ha rigirato in un sondaggio a un campione di 105 donne e, nel corso di un focus group, a 10 giornaliste di stampa e tv dai 26 ai 52 anni.
Ne è venuto fuori un ritratto della cultura del nostro Paese, dove per le donne la bellezza maschile un piacevole optional, ma non è essenziale. È importante che l’uomo sia “curato” e che tenga al suo aspetto, ma le donne vedono con scetticismo gli uomini che passano troppo tempo davanti allo specchio o che dichiarano appuntamenti regolari dal chirurgo estetico.
Insomma, esiste ancora un tabù rispetto al maschio che cede alle lusinghe della chirurgia.
Uniche eccezioni, gli interventi mirati a risolvere un problema oggettivo.
Le resistenze, inoltre, aumentano quando quando il discorso coinvolge il compagno.
“La chirurgia per lui deve prevedere un senso estetico ancora più elevato”, ha illustrato Pietro Lorenzetti, specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica e direttore scientifico dell'Istituto. Innanzitutto perché “l'uomo è un paziente più esigente, molto difficile da soddisfare, cerca un risultato naturale, meno evidente”. E poi “perché é è sottoposto a un giudizio severo”.
Per questa ragione spesso i maschi decidono di sottoporsi a un intervento migliorativo quando sono single e, se sono in coppia, affrontano da soli alle visite.
“Le donne - ha concluso Lorenzetti - non amano le sovrapposizioni di ruoli. L’identità maschile, ma soprattutto il suo archetipo fortemente radicato, corrisponde a una immagine di forza”. 

13 maggio 2010
© Riproduzione riservata

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