Milano. Epatite dopo trasfusione: Ministero dovrà risarcirlo con oltre 500mila euro
Il caso risale al 1987 e si chiude grazie alla sentenza del Tribunale civile milanese. In base alla denuncia del 'Comitato vittime sangue' ci sarebbero almeno altri 7mila pazienti in attesa di essere risarciti per dinamiche analoghe.
02 OTT - Il ministero della Salute dovrà risarcire con 507mila e 603 euro, più le spese fissate in 12.268 euro, un uomo che nel 1987 contrasse l’epatite a cause di una trasfusione di sangue effettuata presso il Niguarda di Milano. Lo ha stabilito il giudice Giovanna Gentile, della decima sezione del tribunale civile.
E ci sarebbero almeno altri 7mila pazienti in attesa di essere risarciti per dinamiche analoghe. L’allarme fu lanciato lo scorso aprile da Andrea Spinetti, presidente del ‘Comitato vittime sangue’. Il caso più recente risale allo scorso agosto, quando il Tribunale di Palermo riconobbe agli eredi di un malato un risarcimento di 900mila euro. Nel 2012 il Tribunale civile di Ancona ha condannato il ministero della Salute a pagare 400 mila euro di risarcimento (oltre 700 mila con interessi e rivalutazione), agli eredi di un paziente che 29 anni fa contrasse i virus dell'Hiv e dell'epatite C in seguito a varie trasfusioni subite in ospedale dopo un incidente stradale. L'uomo nel frattempo era deceduto, in un secondo incidente stradale, ma la causa, avviata nel 2003, è andata avanti.
02 ottobre 2013
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