Una richiesta di chiarimenti e di partecipazione ad un tavolo tecnico, per definire in dettaglio quali farmaci, assunti a scopo terapeutico, possano essere utilizzati senza contravvenire al Codice della Strada entrata in vigore con la Legge 177.
Queste le richieste inviate ai Ministeri competenti dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (Lice) e dalla Federazione Italiana Epilessie (Fie).
La nuova normativa punisce, infatti, chiunque guidi dopo aver assunto sostanze “stupefacenti o psicotrope”, ma non tiene in conto che alcuni farmaci classificabili potenzialmente come tali sono comunemente utilizzati nel trattamento di varie patologie, tra le quali diverse forme di Epilessia.
“L'articolo di legge – commenta Carlo Andrea Galimberti, presidente LICE - è stato riformato in modo generico, senza alcuna precisazione soprattutto riguardo cosa si intende per "sostanza psicotropa", questo ha generato un comprensibile allarme nella comunità delle Persone con Epilessia, in particolare tra quanti assumono ad esempio barbiturici o benzodiazepine. L'occasione sarebbe, quindi, importante per classificare correttamente i farmaci anticrisi (da qualche anno la comunità scientifica internazionale li definisce così, non più farmaci antiepilettici!), per evitare improprie interpretazioni e confusione con altre categorie di sostanze”.
Analoga richiesta al Ministero della Salute ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stata inviata dalla Federazione Italiana Epilessie.
“Nella speranza che i Ministeri competenti accolgano le richieste, di LICE e delle Associazioni delle Persone con Epilessia – sottolineano in una nota – vorremmo cercare di tranquillizzare tutti coloro che quotidianamente sono costretti ad assumere farmaci pur potendo guidare, in assenza di crisi da almeno un anno, precisando che: