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Indagine Sigo: contraccezione, ragazzi sempre più consapevoli


Migliora tra i giovani la protezione da gravidanze indesiderate e infezioni. L’estate 2010 ha portato una maggiore consapevolezza, che fa ben sperare i ginecologi italiani abituati nel mese di settembre ad assistere a un aumento del 30% degli accessi agli ambulatori per comportamenti a rischio nei mesi più caldi

09 SET - Parla chiaro un’indagine condotta dalla Sigo su 4mila ragazzi italiani: aumenta sempre di più la consapevolezza che per evitare gravidanze indesiderate e infezioni bisogna proteggersi. Se un anno fa ben il 58% delle ragazze non utilizzava alcun metodo anticoncezionale, quest’estate dei sei ragazzi su dieci che in vacanza hanno avuto più rapporti sessuali, il 72% ha usato contraccettivi, il 20% ne ha portati una buona scorta in valigia e il 28% si è protetto di più. Insomma l’estate 2010 ha portato una maggiore attenzione che fa ben sperare i ginecologi italiani abituati ad un settembre nel quale solitamente si registra il picco di accessi (+30%) agli ambulatori per gravidanze indesiderate e infezioni contratte nei mesi più caldi. “Siamo lontani da una situazione ideale ma dal nostro sondaggio emerge una certa inversione di tendenza” ha dichiarato Giorgio Vittori, presidente della Sigo, la società che oggi a Roma ha presentato i dati dell’indagine condotta con la campagna “Travelsex”. Una campagna di informazione condotta per 10 settimane (dal 16 giugno al 23 agosto) in dieci città di tutta la penisola con la distribuzione di materiale informativo ai giovani con un’età media di 18.9 anni.

 “Abbiamo raccolto 2.983 schede e raggiunto oltre 4.000 ragazzi: i risultati sono migliori di quanto ci aspettassimo. In particolare, sembra sia aumentata la consapevolezza, con un 44% che si protegge sempre ad ogni nuovo rapporto e solo il 6% che non ci pensa proprio. Certo, non sono ben conosciuti i limiti e i rischi del coito interrotto, molto usato (23%), ma che non va considerato un metodo contraccettivo e dobbiamo sensibilizzare quel 50% che dichiara di non essere sempre attento”, ha spiegato Emilio Arisi, consigliere Sigo. La maggior promiscuità sessuale è uno degli elementi che rendono i giovani particolarmente vulnerabili, ha chiarito Arisi, “ma esistono anche altri fattori,sia ormonali sia dovuti a una maggiore fragilità del tessuto che riveste il collo dell'utero delle adolescenti rispetto alle adulte (più resistente e meno permeabile ai germi aggressori). Circa i due terzi di tutte le malattie sessualmente trasmissibili si presentano negli under 25”. Inesperienza e disattenzione rendono le ragazze vittime più facili anche di gravidanze indesiderate: nel 2008, secondo i dati del Ministero della Salute, nel nostro Paese si sono registrati 4.075 aborti nelle minorenni.
L’impegno della Sigo sul fronte dell’educazione riproduttiva, con il progetto “Scegli tu”, ha prodotto numerosi segnali positivi: dalla riduzione del ricorso alla “pillola del giorno dopo” (per la prima volta in calo nel 2009 del 4,7%) a un leggero innalzamento di quella contraccettiva (dal 16.2% al 16.3%), soprattutto fra le giovanissime (la usa il 18% del campione intervistato). “Un progresso non indifferente – ha spiegato Arisi –, se si considera che il nostro Paese era fermo da anni. Si tratta del più sicuro metodo anticoncezionale che, abbinato sempre al preservativo, permette di vivere una sessualità serena e responsabile”.

La campagna estiva, che ha ricevuto il patrocinio del ministero della Gioventù, ha visto la distribuzione del “Passaporto dell’amore sicuro”, un opuscolo con le informazioni chiave per mettersi in viaggio senza rischi e della guida Travelsex (Giunti editore), disponibile in libreria, per maggiori approfondimenti sulla salute riproduttiva in Europa e nel resto del mondo. I materiali sono disponibili anche nel sito www.sceglitu.it, dove 1.044 giovani hanno giocato on line.

“Questo tour estivo – secondo la Sigo – ci offre spunti significativi per pianificare al meglio la nostra attività futura. Non ci fermeremo: la battaglia a favore dell’informazione, anche in età adolescenziale, per preservare salute e fertilità è una nostra priorità, rispettando tutte le posizioni etiche. Il nostro obiettivo è contribuire con un’educazione scientifica al complesso e controverso capitolo della sessualità consapevole e responsabile nei giovani”.

09 settembre 2010
© Riproduzione riservata

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