Ucraina. Ecdc-Oms: “Non serve fare il test Tbc a tutti i rifugiati, individuare popolazioni target”
Per il Centro europeo del controllo sulle malattie e l'Oms Europa non è indispensabile sottoporre tutti i profughi a screening di massa. “Per il test della tubercolosi devono essere presi in considerazione gruppi specifici, come i contatti familiari di casi polmonari confermati da batteri o individui immunocompromessi (ad es. quelli che si preparano per la dialisi)”. IL DOCUMENTO
07 APR -
Non è raccomandato il test universale dei rifugiati che arrivano nei paesi europei dall'Ucraina per l'infezione da tubercolosi. Per il test della tubercolosi devono essere presi in considerazione gruppi specifici, come i contatti familiari di casi polmonari confermati da batteri o individui immunocompromessi (ad es. quelli che si preparano per la dialisi). È quanto sostengono l’Ecdc e l'Oms Europa in un documento.
“In alcuni gruppi a rischio di tubercolosi, come le persone che vivono con l'HIV o coloro che sono in contatto con pazienti affetti da tubercolosi, lo screening per la malattia tubercolare è importante, mentre in quelli senza malattia si raccomanda la valutazione per il trattamento preventivo della tubercolosi” rimarca l’Ecdc.
07 aprile 2022
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Cronache
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy