Campania. Diabete. Venerdì convocata Conferenza sindaci Napoli Nord. Sul tavolo il nodo dei centri privati
Il presidente della Quinta Commissione Sanità, Raffaele Topo, ha garantito che impegnerà una seduta per procedere a un'analisi della vertenza portata avanti dall’Aspat e dalle altre associazioni di categoria coinvolte. Pierpaolo Polizzi, presidente Aspat, ha sottolineato: “L'anomalia è solo della Asl Napoli 2 e si è creata per un combinato disposto dovuto ai ritardi della Asl e della Regione rispetto all’iter di accreditamento dei centri”.
26 GEN - E’ appena terminato a Qualiano l’incontro tra il sindaco Ludovico De Luca e l’Aspat, associazione di categoria più rappresentativa dei centri diabetologici in Campania guidata da Pierpaolo Polizzi, affiancata da Federlab e Confederazione centri antiabete. All’ordine del giorno la decisione della Asl Napoli 2 nord , scattata dal 1° gennaio di quest’anno, di revocare il contratto di servizio tra la Asl e 12 centri in attesa di accreditamento per le prestazioni di diabetologia.
Presente all’incontro oltre al primo cittadino di Qualiano, il presidente della Quinta Commissione Sanità
Raffaele Topo. Ludovico De Luca si è impegnato a convocare a stretto giro, già venerdì prossimo, la conferenza dei sindaci dei 12 Comuni della Asl Napoli 2 nord per poi proporre alla Regione e al commissario per la Sanità Polimeni la questione dell’assistenza ai pazienti diabetici gravata allo stato da liste di attesa e dalla parcellizzazione delle attività assistenziali tra i vari distretti e funzioni ospedaliere. Il presidente Topo, dal canto suo, impegnerà una seduta della quinta commissione del Consiglio regionale accogliendo le istanze dei sindaci per procedere a una minuziosa analisi della vertenza portata avanti dall’Aspat e dalle altre associazioni di categoria coinvolte.
“A dispetto di quanto si è detto in questi giorni sugli standard di assistenza ai pazienti diabetici – rimarca Polizzi - l’anomalia è solo della Asl Napoli 2 e si è creata per un combinato disposto dovuto ai ritardi della Asl e della Regione rispetto all’iter di accreditamento dei centri che da 15 anni assicurano l’assistenza diabetologia integrata sul territorio a oltre 10 mila pazienti. L’assistenza al diabetico è multifattoriale e multi metabolica e la qualità e i risultati derivano dal lavoro di team e dall’erogazione univoca e non parcellizzata di prestazioni che vanno dalle terapie farmacologiche ai controlli su vari organi e apparati che, a costi concorrenziali e dunque con risparmi per le casse pubbliche, sono erogati dai centri che vantavano i contratti di servizio sul territorio della Asl”.
La Asl e il suo commissario D’Amore, prosegue Polizzi, anziché accelerare sul processo di accreditamento, e concludere quello che i suoi predecessori e le precedenti giunte non sono erano in grado di fare ha preferito intraprendere un percorso tortuoso, lungo e dai risultati incerti per costruire da zero un servizio pubblico distrettuale e ospedaliero degno di questo nome che richiederà tempi lunghi e i cui sisti sono a tutt’oggi incerti e comunque lasciando una pericolosa soluzione di continuità dell’assistenza oggi confinata in disagi e liste di attesa che, secondo il commissario d’Amore, dovrebbero essere compensate dal ricorso al portafogli e alle prestazioni private come detto a chiare lettere in un incontro a una delegazione di pazienti. Tutto questo – conclude - ha il nome dell’arroganza e del sopruso di cui la Regione deve occuparsi subito con i suoi organi di controllo e con la struttura commissariale”.
26 gennaio 2016
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