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Martedì 26 GENNAIO 2016
Campania. Diabete. Venerdì convocata Conferenza sindaci Napoli Nord. Sul tavolo il nodo dei centri privati
Il presidente della Quinta Commissione Sanità, Raffaele Topo, ha garantito che impegnerà una seduta per procedere a un'analisi della vertenza portata avanti dall’Aspat e dalle altre associazioni di categoria coinvolte. Pierpaolo Polizzi, presidente Aspat, ha sottolineato: “L'anomalia è solo della Asl Napoli 2 e si è creata per un combinato disposto dovuto ai ritardi della Asl e della Regione rispetto all’iter di accreditamento dei centri”.
E’ appena terminato a Qualiano l’incontro tra il sindaco Ludovico De Luca e l’Aspat, associazione di categoria più rappresentativa dei centri diabetologici in Campania guidata da Pierpaolo Polizzi, affiancata da Federlab e Confederazione centri antiabete. All’ordine del giorno la decisione della Asl Napoli 2 nord , scattata dal 1° gennaio di quest’anno, di revocare il contratto di servizio tra la Asl e 12 centri in attesa di accreditamento per le prestazioni di diabetologia.
Presente all’incontro oltre al primo cittadino di Qualiano, il presidente della Quinta Commissione Sanità Raffaele Topo. Ludovico De Luca si è impegnato a convocare a stretto giro, già venerdì prossimo, la conferenza dei sindaci dei 12 Comuni della Asl Napoli 2 nord per poi proporre alla Regione e al commissario per la Sanità Polimeni la questione dell’assistenza ai pazienti diabetici gravata allo stato da liste di attesa e dalla parcellizzazione delle attività assistenziali tra i vari distretti e funzioni ospedaliere. Il presidente Topo, dal canto suo, impegnerà una seduta della quinta commissione del Consiglio regionale accogliendo le istanze dei sindaci per procedere a una minuziosa analisi della vertenza portata avanti dall’Aspat e dalle altre associazioni di categoria coinvolte.
“A dispetto di quanto si è detto in questi giorni sugli standard di assistenza ai pazienti diabetici – rimarca Polizzi - l’anomalia è solo della Asl Napoli 2 e si è creata per un combinato disposto dovuto ai ritardi della Asl e della Regione rispetto all’iter di accreditamento dei centri che da 15 anni assicurano l’assistenza diabetologia integrata sul territorio a oltre 10 mila pazienti. L’assistenza al diabetico è multifattoriale e multi metabolica e la qualità e i risultati derivano dal lavoro di team e dall’erogazione univoca e non parcellizzata di prestazioni che vanno dalle terapie farmacologiche ai controlli su vari organi e apparati che, a costi concorrenziali e dunque con risparmi per le casse pubbliche, sono erogati dai centri che vantavano i contratti di servizio sul territorio della Asl”.
La Asl e il suo commissario D’Amore, prosegue Polizzi, anziché accelerare sul processo di accreditamento, e concludere quello che i suoi predecessori e le precedenti giunte non sono erano in grado di fare ha preferito intraprendere un percorso tortuoso, lungo e dai risultati incerti per costruire da zero un servizio pubblico distrettuale e ospedaliero degno di questo nome che richiederà tempi lunghi e i cui sisti sono a tutt’oggi incerti e comunque lasciando una pericolosa soluzione di continuità dell’assistenza oggi confinata in disagi e liste di attesa che, secondo il commissario d’Amore, dovrebbero essere compensate dal ricorso al portafogli e alle prestazioni private come detto a chiare lettere in un incontro a una delegazione di pazienti. Tutto questo – conclude - ha il nome dell’arroganza e del sopruso di cui la Regione deve occuparsi subito con i suoi organi di controllo e con la struttura commissariale”.
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