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Stenosi aortica. In Campania il primo centro per TAVI nel Sud Italia

La TAVI è l’intervento di elezione per i pazienti con stenosi aortica severa che hanno superato i 75 anni ed in quelli più giovani che presentano un rischio elevato per la chirurgia a cuore aperto. Pineta Grande Hospital di Castel Volturno è la prima struttura in Campania e in generale nel Sud Italia per numero di interventi

06 NOV -

Con oltre 300 procedure eseguite nel 2023, il Pineta Grande Hospital è al quarto posto in Italia: il numero di TAVI effettuate supera addirittura il totale di quelle eseguite in intere regioni, dall’Abruzzo alla Calabria fino all’Umbria, il Trentino, la Valle d’Aosta, la Sardegna e altre ancora (Dati registro Gise). Un struttura con mobilità attiva.

I vantaggi della TAVI nella stenosi aortica sono ormai indiscutibili e portano a un beneficio immediato e una ripresa molto rapida con ricoveri brevi e meno rischi di complicanze rispetto al tradizionale intervento a cuore aperto.

“La stenosi aortica è una patologia causata dal restringimento della valvola aortica che determina un ostacolo al flusso di sangue dal cuore verso il resto del corpo - spiega Arturo Giordano, Direttore dell’Unità Operativa di Interventistica Cardiovascolare del centro di eccellenza Pineta Grande di Castel Volturno -. Questa patologia, oggi diventata sempre più frequente, mette il cuore in difficoltà e porta alla comparsa di sintomi come affaticamento, dolore o svenimenti. Purtroppo, specialmente dopo la comparsa dei sintomi, si ha un aumento importante del rischio di morte stimato intorno al 30% per anno tanto che a 3 anni dalla diagnosi sopravvive meno del 5% dei pazienti”.

La forma più diffusa di stenosi aortica è quella degenerativa e cioè legata all’invecchiamento della valvola. ”Interessa 1 persona su 8 al di sopra dei 75 anni di età e, alla luce dell’aumento dell’aspettativa di vita media, un numero sempre maggiore di pazienti ne sono affetti – evidenzia Giordano - la TAVI consente di intervenire su questa patologia, diversamente dall’intervento chirurgico tradizionale, senza apertura del torace e senza anestesia generale. Nello specifico si tratta di un intervento minimamente invasivo che consente di posizionare una nuova valvola montata su un sistema apposito di navigazione intravascolare che, attraverso una puntura all’inguine, viene portata all’interno del cuore e rilasciata in modo da sostituire la valvola aorticamalfunzionante”.



06 novembre 2024
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