Carenza medici di famiglia a Napoli. Esposito (Smi): “Potenziare i presidi della ex Guardia Medica”
I medici di famiglia in attività “sono già al massimo del numero di assistiti e come capacità ricettive degli studi per fronteggiare la carenza”, spiega il sindacalista che auspica anche l’accettazione delle nuove titolarità per coprire le zone carenti da parte dei medici iscritti al corso di formazione in medicina generale.
22 OTT - “È necessario potenziare subito i presidi territoriali pubblici della ex Guardia Medica per fronteggiare l’attuale carenza di medici di famiglia nella città di Napoli”. A dirlo, in una nota,
Ernesto Esposito, segretario aziendale dell’ASL Napoli 1 del Sindacato Medici Italiani lancia l'allarme.
“I medici di famiglia in attività sono già al massimo del numero di assistiti e come capacità ricettive degli studi per fronteggiare la carenza”, spiega il sindacato. “Nei presidi pubblici della ex Guardia Medica, l’attuale Continuità Assistenziale, vi sono gli spazi adatti per fronteggiare l’emergenza in città. In quelle sedi potrebbero lavorare ad ore, come scelta volontaria, i medici per consentire l’assistenza a tutta la cittadinanza partenopea la sera dopo le ore 20.00, il sabato e la domenica”.
“Auspichiamo - conclude Esposito - che i medici iscritti al corso di formazione in medicina generale accettino le nuove titolarità per coprire le zone carenti; riteniamo allo stesso tempo, fondamentale il potenziamento dei presidi territoriali pubblici in città”.
22 ottobre 2024
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