Vaccini Covid. Asp Cosenza, il direttore sanitario: “La campagna continua a zoppicare”
Il ds audito dalla Commissione sanità di Palazzo dei Bruzi: “È fondamentale che arrivi la materia prima, e cioè i vaccini, ancora insufficienti. Stiamo cercando di riorganizzare la macchina delle vaccinazioni. Un ritardo dovuto alle nostre carenze, in quanto non siamo stati in grado di stabilire immediatamente con i Comuni delle sinergie”, adesso “l’obiettivo è quello di inserire altri centri vaccinali”, confidando anche in Janssen.
29 MAR - “La campagna vaccinale a Cosenza e in provincia continua a zoppicare e l’obiettivo è quello di migliorarla e riorganizzarla, ma è fondamentale che arrivi la materia prima, e cioè i vaccini, ancora insufficienti per completare la vaccinazione degli ultra ottantenni e per vaccinare i soggetti fragili”. Questo, in sintesi, è scritto in una nota, il senso delle dichiarazioni che il direttore sanitario dell’Asp
Martino Rizzo, insediatosi da poco più di due settimane, ha reso nel corso dell'audizione davanti alla Commissione consiliare sanità di Palazzo dei Bruzi.
“Stiamo cercando - ha aggiunto Rizzo - di riorganizzare la macchina delle vaccinazioni. Un ritardo dovuto alle nostre carenze, in quanto non siamo stati in grado di stabilire immediatamente con i Comuni delle sinergie per cercare di organizzare le attività vaccinali al più presto. Quando poi siamo riusciti ad individuare un buon numero di ambulatori, organizzati e garantiti, ci siamo scontrati con la carenza di vaccini”.
“Oggi – ha proseguito - dobbiamo garantire le seconde dosi che potranno subire lo slittamento di qualche giorno, ma non più di tanto. Cosenza finora è riuscita a garantire 240 vaccini settimanali. Più di questo non si poteva fare. L’obiettivo è quello di inserire altri centri vaccinali, in maniera tale da arrivare a 160 vaccinazioni al giorno. A quel punto la situazione di Cosenza sarà risolvibile a breve. La popolazione anziana di Cosenza è tre volte superiore, ad esempio, a quella di Rende”.
“C’è stata una maggiore sofferenza in quest'area e forse anche una disparità. Nell’ultima riunione della task force si è stabilito di riequilibrare l'andamento vaccinale, aumentando il numero di dosi per Cosenza. La speranza - ha detto ancora Rizzo - è che il vaccino Janssen di Johnson & Johnson, di recente approvato e già entrato in produzione, consentirà , se sarà in distribuzione dal prossimo 7 aprile, per come è stato annunciato, di imprimere un’accelerazione ulteriore alla campagna di vaccinazione. Non solo è un vaccino più innovativo, più facilmente trasportabile (perché non ha bisogno del congelamento a meno 70 gradi) e che sarà somministrato in unica dose, ma potrà essere gestito anche dai Medici di base, dalle Farmacie e dagli Odontoiatri”.
“Al momento la situazione di Cosenza resta deficitaria. Gli over 80 sono 5400 e attualmente ne sono stati vaccinati 1900, quindi neanche la metà. Se dal 15 aprile avremo dosi sufficienti, avremo la forza di vaccinare tutti gli anziani di Cosenza nel giro di una settimana”, ha spiegato ancora.
Concludendo, Rizzo ha indicato come la prima sottovalutazione abbia riguardato il numero degli over 80: 130 mila ultraottantenni in Calabria, 50 mila in provincia di Cosenza.
“Era il dato - ha concluso - da cui bisognava partire e di cui si sarebbe dovuto tener conto. La madre di tutte le battaglie resta la carenza di vaccini. Se i vaccini fossero sufficienti potremmo mettere nell’agenda di Cosenza 250 vaccini al giorno il che eviterebbe la chiusura delle agende e la necessità di dirottare gli over 80 verso gli ambulatori lontani dove ancora c’è posto”.
29 marzo 2021
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