Question Time/3. Speranza: “Il Dm 70 va rivisto, è stato un errore riorganizzare rete ospedaliera senza prima potenziare il territorio”
Il Ministro della Salute ha ribadito la sua volontà di mettere mano alla riforma durante la sua risposta ad un’interrogazione della Lega in merito alle nuove linee guida per la riorganizzazione del servizio sanitario in Calabria. La replica: “Noi vogliamo risultati concreti, ma li vogliamo adesso”.
24 MAR - “Io credo che il tema vero, strutturale che si pone e che è alla nostra attenzione sia quello di una vera e propria revisione del DM n. 70, che merita necessariamente un aggiornamento. Io penso, personalmente, che fu un errore, in quel momento, riorganizzare la rete ospedaliera senza aver rafforzato prima la rete territoriale, e io penso che questa sia una grande sfida della nostra agenda dei prossimi mesi”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute,
Roberto Speranza rispondendo ad un’interrogazione della Lega in merito alle nuove linee guida per la riorganizzazione del servizio sanitario in Calabria
L’intervento integrale del Ministro della Salute. Grazie, Presidente. Ringrazio anche gli onorevoli interroganti, che mi consentono in questo spazio di poter toccare un tema che mi sta particolarmente a cuore, che è quello della riorganizzazione della sanità sul territorio, certo, con particolare riferimento a un territorio, ma credo che sia un tema più generale.
La questione in modo particolare dell'ospedale di Cariati non discende solo da quelle linee guida a cui si è fatto riferimento, ma dal decreto n. 64 del 2016, che ha riorganizzato la rete assistenziale, adeguando gli assetti organizzativi al famoso decreto n. 70 del 2015. Io credo che il tema vero, strutturale che si pone e che è alla nostra attenzione sia quello di una vera e propria revisione del DM n. 70, che merita necessariamente un aggiornamento. Io penso, personalmente, che fu un errore, in quel momento, riorganizzare la rete ospedaliera senza aver rafforzato prima la rete territoriale, e io penso che questa sia una grande sfida della nostra agenda dei prossimi mesi.
Di questo ho già discusso con le regioni, di questo abbiamo ragionato nella definizione del Patto per la salute ed è un impegno che deve toccarci nella riforma più complessiva del Servizio sanitario nazionale. Penso anche al nesso con gli investimenti del Recovery Plan; segnalo che 7 miliardi degli investimenti che sono destinati alla sanità vanno esattamente all'obiettivo di rafforzare i presidi sul territorio. Dobbiamo insieme - Governo, Parlamento, regioni - invertire una tendenza che, in passato, ha visto un impoverimento dei presidi territoriali della sanità.
Questo è vero a livello nazionale ma, mi permetta di dire, è particolarmente vero nel Mezzogiorno. Ho avuto modo, in un incontro recente con il Ministro Carfagna, di segnalare come un pezzo centrale della questione meridionale abbia esattamente a che fare con la qualità dei servizi connessi alla sanità. Per quanto riguarda - e concludo - l'attenzione del Governo sulla campagna di vaccinazione in Calabria, voglio garantire che essa è massima e voglio ricordare che, proprio stamattina, il commissario Figliuolo e il capo della Protezione civile Curcio mi hanno confermato che saranno nella giornata di venerdì in Calabria proprio per testimoniare la massima attenzione del Governo nazionale, in uno spirito di totale collaborazione e dialogo istituzionale, che io credo sia particolarmente rilevante.
La replica del deputato Domenico Furgiuele. Grazie, Presidente. La ringrazio, signor Ministro, per la sua risposta, rimango soddisfatto a metà. Nell'attesa che vengano riprogrammati e venga rivisto il DM n. 70, è vero che stiamo vivendo in una fase emergenziale senza precedenti, ma è pur vero che la struttura commissariale che lei stesso ha provveduto a nominare avrebbe dovuto affrontare anche altre contingenze, anche altre situazioni improcrastinabili. Noi assistiamo soltanto a dei tentativi che, però, non producono un bel niente: nessuna innovazione nel piccolo, nessuna soluzione, soltanto un andamento di cotticelliana memoria che dovrebbe fare impallidire il Ministero della Salute.
Che poi ci sia una certa continuità nel fallimento è testimoniato anche e, soprattutto, da una serie di focolai, da una serie di pentole a pressione sociali che sono pronte per esplodere: l'ospedale di Cariati, la situazione di Trebisacce, il mancato riconoscimento pieno della centralità dell'ospedale di Lamezia Terme sono solo una parte della testimonianza di una serie di strutture che potrebbero essere aperte, rinnovate, immediatamente rese fruibili per i cittadini calabresi. Ci sono, signor Ministro - lo ricordo, in quest'Aula, ai miei colleghi che vengono dalle altre latitudini dal resto d'Italia -, diciotto ospedali chiusi in Calabria: diciotto!
I cittadini calabresi non sanno dove devono farsi curare e il commissariamento, che lamenta verso il Ministero la mancata nomina dei subcommissari ogni giorno sulla stampa, ripropone le stesse tematiche degli ultimi undici anni. Signor Ministro, noi vogliamo risultati concreti, ma li vogliamo adesso, perché un vero Governo che voglia cambiare, che voglia intraprendere una inversione di rotta, così come quello al quale noi stiamo partecipando in modo responsabile dovrebbe partire dalla soluzione dell'emergenza sanitaria in Calabria, perché è una questione di carattere nazionale. Allora, il Governo garantisca, soprattutto in epoca di pandemia - e concludo, signor Presidente -, che la Costituzione italiana e il diritto alla salute valgano anche per i calabresi.
24 marzo 2021
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Calabria