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Nuovi ospedali. Verì replica al sindaco di Lanciano: “I 143 milioni sono fermi a Roma in attesa dell’ok dei ministeri”

Mario Pupillo chiedeva risposte su questioni come la carenza di Anestesisti e la costruzione del nuovo ospedale: “I 143milioni di euro trasferiti dal Governo Renzi/Gentiloni sono in cassa e quindi nella disponibilità della Regione”, affermava. Ma l’assessore alla Salute smentisce: “I ministeri non si sono ancora espressi sull'accordo di programma trasmesso a Roma oltre un anno fa e senza la firma di quel documento non è possibile programmare o avviare alcun progetto”.

16 GEN - Botta e risposta ieri tra il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, e l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. La miccia è un post pubblicato da Pupillo su Facebook per sollevare a una serie di questioni: “Vogliamo risposte dalla ASL2 sulla gravissima carenza di Anestesisti che ha costretto il nostro ospedale Renzetti a SOSPENDERE 24 sedute operatorie e ambulatoriali nel solo mese di gennaio. Vogliamo risposte per i cittadini di tutto il comprensorio Frentano che contano su questo ospedale di primo livello, è intollerabile tagliare servizi e "spremere" i medici che con grande spirito di abnegazione e sacrificio hanno limitato i disservizi finora.Vogliamo risposte sul servizio di Laboratorio Analisi, il migliore della Asl per numeri e risultati, che può funzionare da centro raccolta di tutta la Asl per la posizione geografica centrale e per le competenze acquisite negli anni.”

E poi “vogliamo risposte - scrive Pupillo - sulla costruzione del NUOVO ospedale, l'area è stata da tempo individuata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Lanciano, i 143milioni di euro trasferiti per edilizia sanitaria dal Governo Renzi/Gentiloni sono in cassa e quindi nella disponibilità della Regione Abruzzo, grazie al lavoro di Silvio Paolucci e della Giunta D'Alfonso. Da notizie di stampa apprendiamo che i milioni per i nuovi ospedali d'Abruzzo sono 428! Si proceda! Il tempo dell'attesa è finito, è passato un anno e vogliamo risposte dalla ASL2, che con la GiuntaLenta non ha ancora nominato il Direttore Sanitario aziendale, un ruolo cardine fondamentale per il funzionamento della ASL".
 
La replica di Verì non si è fatta aspettare. “Mi spiace ripetermi per l'ennesima volta, ma purtroppo sono costretta nuovamente a chiarire che i 143 milioni per l'edilizia sanitaria, destinati alla costruzione dei nuovi ospedali in Abruzzo, non sono stati affatto trasferiti alla Regione, perché i ministeri non si sono ancora espressi sull'accordo di programma trasmesso a Roma oltre un anno fa dall'ex assessore Paolucci. E senza la firma di quel documento non è possibile programmare o avviare alcun progetto”, dichiara in una nota.

"Quei 143 milioni - continua l'assessore - sono stati solo assegnati alla Regione Abruzzo, ma non ancora deliberati o tantomeno erogati. Chiedo al sindaco di Lanciano di farci sapere, visto che dice di esserne a conoscenza, qual è l'accordo di programma (approvato dal Ministero delle Finanze e da quello della Salute) che renderebbe utilizzabili queste somme. Va poi ulteriormente chiarito che, in ogni caso, che l'accordo presentato a suo tempo (e per fortuna non approvato), deve essere aggiornato alla luce dei nuovi finanziamenti per l'adeguamento sismico delle strutture”.

L'assessore Verì si dice consapevole delle carenze infrastrutturali in cui versano molti ospedali abruzzesi (tra cui quello di Lanciano) ed è proprio per questo, spiega la nota, “che l'attuale giunta regionale ha avviato una profonda riflessione per elaborare un programma serio di investimenti, basato su priorità che saranno individuate insieme alle Asl. E' evidente, infatti, che con 143 milioni di euro non è possibile costruire 4 nuovi ospedali, ognuno dal costo medio di circa 80 milioni”.

"Ricordo ancora una volta - prosegue la Verì - che i progetti per i nuovi nosocomi di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona non sono della giunta Paolucci-D'Alfonso, ma risalgono all'amministrazione di Gianni Chiodi, quando ero presidente della Commissione consiliare Sanità. Accusare me di essere insensibile ai problemi dell'ospedale Renzetti è dunque semplicemente infondato. Piuttosto sono io che chiedo all'ex assessore Paolucci cosa ha fatto concretamente, in 5 anni, la precedente giunta per far partire i cantieri dei nuovi ospedali abruzzesi”.

Per l’assessore, spiega la nota regionale, “quelle scelte sono tutte in astratto auspicabili e condivisibili, ma sono ormai risalenti e non rispondenti alle modifiche normative intervenute nel frattempo”.

“È necessaria una verifica approfondita - rimarca Verì - sia per analizzare la compatibilità con i piani di fabbisogno di personale e sia soprattutto per la loro sostenibilità finanziaria, perché prevedevano una compartecipazione del privato intorno ai 150 milioni di euro, da rimborsare come canoni negli anni della successiva concessione”.

Secondo i calcoli della Regione “il costo corrispondente ad una anticipazione di quel genere, per una durata media di 25 anni, ammonterebbe a non meno di 20 milioni annui a carico del bilancio delle Asl interessate. Il tutto senza la prova di reali economie di gestione derivanti dalla realizzazione dei nuovi ospedali. Anzi, verrebbero erose quote consistenti della spesa corrente (quella cioè destinata all'assistenza sanitaria) per saldare i canoni al privato”.

"E lo sa benissimo anche l'ex assessore Paolucci - conclude l'assessore - che il 2 febbraio 2018 attestò che i canoni sarebbero stati garantiti dal bilancio regionale. Questo governo regionale, invece, punta a individuare nuove fonti di finanziamento che siano sostenibili per le casse delle Asl e non vadano a sottrarre risorse all'assistenza ai cittadini. Questo è il nostro obiettivo e gli abruzzesi possono stare certi che lo centreremo".

16 gennaio 2020
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