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Vaccino Covid. Il Veneto “libera” il ferragosto: per due settimane solo prime dosi

Zaia spiega che l’idea nasce dalla volontà di favorire gli spostamenti turistici. “Stiamo cercando di programmare affinché le due settimane centrali di agosto lascino meno vincoli possibili, in maniera tale che i cittadini possano fare l’ultima fiammata di vacanze”. Il Veneto intanto vaccinerà già nei prossimi giorni gli operatori turistici di qualsiasi età, questi stimati in 74 mila persone per le quali si conta di utilizzare J&J.


25 MAG - La Regione Veneto cercherà di non fissare richiami di vaccini contro il Covid nelle due settimane centrali di agosto, lasciando invece spazio a chi decidesse di prenotare la prima dose in quel periodo. Ad annunciarlo il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, spiegando che l’idea nasce dalla volontà di favorire gli spostamenti turistici. “Stiamo cercando di programmare affinché le due settimane centrali di agosto lascino meno vincoli possibili, in maniera tale che i cittadini possano fare l’ultima fiammata di vacanze”, afferma Zaia. Nelle due settimane centrali di agosto, quindi, “vorremmo avere pochi richiami e lasciare spazio alla prima dose per chi se la fissa“, spiega il governatore.

La Regione Veneto vaccinerà già nei prossimi giorni gli operatori turistici di qualsiasi età, spiega Zaia che gli operatori turistici potranno di fatto prenotare il vaccino “forzando” la piattaforma, ovvero dichiarando di far parte del mondo del turismo e presentando poi un’apposita certificazione al momento della vaccinazione.

Fondamentale potrebbe essere la possibilità di utilizzare per gli operatori turistici il vaccino Johnson&Johnson, di cui la Regione Veneto ha in magazzino 20 mila dosi e ne riceverà altre 40 mia la prossima settimana, per un totale di 60 mila. Considerando che la Regione stima in 74 mila gli operatori del turismo, “se possiamo utilizzare Johnson&Johnon li facciamo in una settimana, il turismo Covid free non è un miraggio“, sottolinea Zaia. Per questo “chiedo ad Aifa di chiarire cosa vuol dire ‘raccomandato per gli over 60’“, ovvero con che tipo di consenso informato si potrebbe procedere a somministrare il vaccino anche a chi ha meno di 60 anni. Tra l’altro, “noi arriviamo prima di altri colleghi che hanno ancora più soggetti over 60 da vaccinare”, ma a breve il chiarimento servirà a molti, dato che le dosi di Johnson&Johnson stanno iniziando ad arrivare e “cosa ne facciamo poi” se non ci sono più over 60 da vaccinare?, domanda retorico il presidente.

Nella giornata di ieri in Veneto sono state somministrate 32.224 dosi di vaccino contro il Covid, di cui 7.296 prime dosi e 24.928 seconde dosi. Il totale delle dosi somministrate è di 2.589.813, pari al 95,2% delle forniture ricevute. ll 35,5% degli abitanti ha ricevuto almeno una dose (1.732.828 persone), mentre il 17% ha ricevuto anche la seconda (826.607 persone). Il 97,8% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose, così come l’85,2% della popolazione tra i 70 e i 79 anni, il 76% della popolazione tra i 60 e i 69 anni, il 35,8% della popolazione tra i 50 e i 59 anni, il 14,3% della popolazione tra i 40 e i 49 anni, il 74,1% dei disabili e il 71,7% dei vulnerabili.

25 maggio 2021
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